SPRAR e accoglienza: incontro pubblico ad Alberona
ALBERONA – C’è un modello di accoglienza possibile, è quella dello SPRAR, il Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati che, in centinaia di comuni italiani, garantisce interventi e progetti di accoglienza integrata. Mercoledì 21 marzo, alle ore 18.30, se ne discuterà nell’aula consiliare del Comune di Alberona in un incontro che serve ad aprire una riflessione, con i cittadini alberonesi, sulla possibilità di attivare un progetto SPRAR in paee. L’incontro pubblico sarà aperto dai saluti del sindaco di Alberona, Leonardo De Matthaeis, e del parroco don Michele Di Gioia. Tra i relatori, il primo a prendere la parola sarà Michele Dedda, sindaco di Bovino, che illustrerà modalità e risultati del progetto SPRAR attivo da tempo nel suo Comune. A seguire, Gioia Natalia Padalino, coordinatrice del progetto SPRAR di Bovino, spiegherà in che modo e con quali azioni il Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati può rappresentare una doppia opportunità per chi viene accolto e per la comunità che accoglie. Le conclusioni dell’incontro saranno affidate a Domenico La Marca, del Centro interculturale Baobab. I progetti SPRAR sono coordinati dal Ministero dell’Interno e dagli enti locali, secondo una logica di governance multilivello. I Comuni partecipano volontariamente alla rete dei progetti di accoglienza e si avvalgono della sinergia con i cosiddetti “enti gestori”, soggetti del terzo settore che contribuiscono in maniera essenziale alla realizzazione degli interventi. Per la riuscita del progetto, è fondamentale il coinvolgimento di tutti gli attori e gli interlocutori privilegiati che facilitino la realizzazione concreta delle misure di accoglienza, protezione, integrazione in favore di richiedenti e titolari di protezione internazionale. I progetti territoriali dello SPRAR sono caratterizzati da un protagonismo attivo, condiviso da grandi città e da piccoli centri, da aree metropolitane e da cittadine di provincia. A differenza del panorama europeo, in Italia la realizzazione di progetti SPRAR di dimensioni medio-piccole – ideati e attuati a livello locale, con la diretta partecipazione degli attori presenti sul territorio – contribuisce a costruire e a rafforzare una cultura dell’accoglienza presso le comunità cittadine e favorisce la continuità dei percorsi di inserimento socio-economico dei beneficiari.