Lavorare in America è da sempre il sogno di numerosi giovani, spinti dalla voglia di trovare un’occupazione soddisfacente soprattutto dal punto di vista economico o da grandi ambizioni. Al di là delle motivazioni, di natura finanziaria o di prestigio, l’America resta un’opportunità lavorativa molto inseguita.
Per trasferirsi negli USA è necessario l’ottenimento del visto, sia da parte di chi vuole recarsi solo temporaneamente che per chi vuole trasferirsi in maniera stabile. Si suggerisce, quindi, di non fare alcun passo prima di pianificare il trasferimento correttamente e in largo anticipo.
Lavorare in America come lavoratore temporaneo
Chi vuole trasferirsi negli USA per un lavoro temporaneo, potrà farlo solo a seguito dell’ottenimento di un visto non immigrante. Prima di questo, è meglio non muoversi né comprare alcun biglietto aereo, elemento non richiesto ai fini del rilascio del visto.
In modo particolare, se si vuole lavorare in America in qualità di non immigrante, secondo le normative degli USA sull’immigrazione, l’interessato necessita di uno specifico visto, in base al lavoro che andrà a svolgere. La maggioranza dei lavoratori temporanei richiede ai potenziali datori di lavoro una petizione I-129, soggetta all’approvazione dell’USCIS (Ufficio di Cittadinanza e servizi di Immigrazione USA), prima della presentazione dell’istanza di visto.
Gli interessati, infatti, possono avanzare la richiesta del visto in qualità di lavoratori temporanei, esclusivamente dopo la presentazione della petizione I-129 da parte dei datori di lavoro e successivamente alla sua approvazione da parte dell’USCIS. L’Ufficio di Cittadinanza e servizi di Immigrazione USA rilascerà un Modello I-797 con un numero di ricevuta di conferma, fondamentale per stabilire un appuntamento.
Tra i differenti visti utili per trasferirsi negli Stati Uniti per svolgere un lavoro temporaneo, si segnalano:
- H2-A: un visto che permette ai datori di lavoro americani di beneficiare di manodopera straniera per i lavori agricoli;
- H2-B: questo visto è utile ai datori di lavoro degli USA per fruire di manodopera straniera per lo svolgimento di lavori non agricoli temporanei;
- H3: il visto H3 è previsto per permettere agli stranieri di spostarsi negli USA ai fini della formazione in diversi settori, tra i quali: trasporti, finanza, commercio, agricoltura e industria;
- J: tipi di visti non immigranti rilasciati per programmi di scambio culturale (J-1) a soggetti ritenuti idonei a partecipare a tali scambi. Programmi che interessano studenti, tirocinanti assunti da imprese, insegnanti di scuola primaria e secondaria, docenti interessati a corsi superiori di specializzazione, soggetti desiderosi di seguire corsi relativi al settore medico e paramedico, ricercatori;
- I: visto per addetti stampa e giornalisti.
Questi sono alcuni dei visti necessari rilasciati in base ai lavori da svolgere, autorizzazioni che è bene cercare di conoscere prima di pensare di trasferirsi negli Stati Uniti d’America.
Lavorare in America in maniera permanente
Gli stranieri interessati a immigrare e a vivere stabilmente negli USA devono ottemperare a determinati passaggi burocratici, iter propedeutici alla richiesta del Visto di Immigrazione. Autorizzata a rilasciare tale visto è la Sezione Consolare, visto utile per viaggiare per gli USA per l’ammissione in qualità di LPR (Residente Permanente Legale). Dopo la definitiva ammissione, si otterrà il diritto di lavorare stabilmente negli Stati Uniti.
Lavorare negli USA: alcuni suggerimenti
Per avere maggiori chance di trovare lavoro negli Stati Uniti, si consiglia soprattutto di far valere la laurea, la specializzazione e di puntare sul proprio livello di inglese, poiché sarebbe difficile trovare un’occupazione negli USA senza una buona conoscenza della lingua inglese.
Per coloro che non posseggono una qualifica, ci sono professioni alternative quali pizzaioli, camerieri, cuochi, autisti, commessi, etc. Lavori da svolgere senza alcuna laurea o particolare specializzazione, non facili da trovare per la forte concorrenza da parte degli stessi cittadini statunitensi che, naturalmente, non necessitano di alcun visto. In ogni caso, per provare a lavorare negli Stati Uniti, è bene cercare di fare riferimento:
- direttamente alle aziende, con una selezione di queste ultime in base alle personali competenze;
- ai siti web specializzati proprio nella ricerca di un’occupazione;
- alle agenzie di lavoro interinale;
- al Dipartimento del Lavoro che, generalmente, rende disponibili vari strumenti telematici per facilitare gli interessati nella ricerca di un lavoro.
È possibile anche provare a cercare un’occupazione negli Stati Uniti direttamente dall’Italia, partendo dalle opportunità riservate agli italiani pronti a trasferirsi in America. In questa logica, un buon punto di partenza è sicuramente quello di consultare la Camera di Commercio italo-americana, una maniera efficace per controllare le imprese italiane alle quali inviare i curricula.
Altra possibilità per gli italiani, soprattutto per le donne, è riconducibile al controllo sulle richieste per au pair. Invece, relativamente alle offerte in cambio di vitto e alloggio negli Stati Uniti, delle buone opportunità sono i progetti Work Away, anche questi da cercare direttamente online. Anche se, in quest’ultimo caso, le difficoltà di ottenere il visto aumenterebbero in quanto si tratterebbe di un’esperienza più simile a un tirocinio o al volontariato e non di un vero e proprio lavoro retribuito.
Ad ogni modo, ai fini di un lavoro negli USA, si consiglia per prima cosa di formulare un curriculum scritto bene in inglese. Per farlo, è bene cercare di utilizzare semplici espressioni, prive di eccessivi giri di parole, e di scrivere correttamente in lingua inglese.
Il colloquio è da affrontare adeguatamente, per tempo, senza agitazione e guardando negli occhi l’interlocutore. Si consiglia pure di informarsi sull’azienda, di comprendere di cosa si occupa esattamente e di presentarsi con le competenze adeguate.
Nel caso di viaggi di lavoro, di spostamenti per ragioni mediche, per turismo e per attività culturali e sportive, per un periodo di permanenza negli USA non superiore ai 90 giorni, è necessario chiedere per tempo l’ESTA USA (Sistema Elettronico per l’Autorizzazione al Viaggio), poiché l’Italia fa parte dei Paesi accettati nell’ambito del Visa Waiver Program per viaggiare verso gli USA.