“La Camera di Commercio non tiene conto dei contratti a 24 euro al quintale”
FOGGIA – “Il prezzo del grano duro è ancora basso nonostante si abbia notizia di contratti a 23 e 24 euro al quintale depositati alla Camera di Commercio di Foggia. A questo punto, dobbiamo pensare che la Commissione tecnica per la rilevazione dei prezzi non tenga conto delle reali dinamiche del mercato e delle ultime transazioni”. Agrinsieme, il coordinamento che riunisce CIA-Agricoltori Italiani, Confagricoltura, Alleanza delle Cooperative del settore agroalimentare e Copagri, esprime perplessità dopo l’ultimo listino settimanale dei prezzi all’ingrosso dei cereali e sfarinati.
Compito della Commissione è rilevare i prezzi e, dunque, raccogliere e certificare le informazioni. Il listino viene stilato sulla base degli ultimi contratti forniti. “La quotazione è aumentata solo di 20 centesimi. Rispetto alle contrattazioni in possesso dell’ente camerale che si riferiscono a ingenti quantitativi, oltre 5mila quintali, e quindi di indubbio interesse, è impensabile fissare a 20,70 euro il prezzo al quintale. Pur considerando un punto percentuale in meno sul contenuto proteico, dovrebbe essere quotato a 22 euro, calcolando un euro per punto proteine. Altrimenti la quotazione, risultato di una media aritmetica semplice, subirebbe una distorsione perché impostata su parametri sbagliati”.
L’andamento della Borsa Merci di quest’anno ha pesantemente condizionato l’annata. I produttori rimangono la componente più debole della filiera. “Chiediamo alla Camera di Commercio di Foggia – conclude Agrinsieme – di tenere conto di tutti i contratti e di accertare le quotazioni sulla base dei prezzi reali “.