Il carciofo è una pianta della famiglia delle Asteraceae, coltivata in Italia e in altri Paesi per uso alimentare e secondariamente medicinale.
Il carciofo è una pianta perenne che può raggiungere 150 cm di altezza. Ne vengono classificate diverse varietà secondo alcuni criteri, in base alla presenza di spine (spinose e inermi), in base al colore (violette e verdi) e in base al ciclo fenologico (rifiorenti o unifere).
Tra le varietà più famose abbiamo il Brindisino, lo Spinoso Sardo, il Catanese, il Verde di Palermo, il Romanesco, il Violetto di Toscana e Provenza.
La produzione di Carciofo in Italia corrisponde al 30% di quella Mondiale e di questo 30% la zona del Mediterraneo ne detiene oltre la metà, circa il 60%.
Il carciofo è ricco di alcune sostanze come magnesio, potassio, sali organici, vitamine del gruppo B e beta-carotene, solo per elencarne alcuni. Il carciofo ha funzioni eupeptiche, stomachiche e ipocolesterolizzante, nella cosmetica invece trova il suo impiego per la cura del cuoio capelluto.
Nella Capitanata le prime piante di Carciofo furono impiantate nell’ immediato Dopoguerra con una varietà proveniente dalla Sicilia, il “Catanese”, ma la varietà più coltivata nel foggiano è il “Violetto di Provenza”, molto produttiva e precoce, infatti inizia a produrre già nel mese di Settembre.
Famosa è la Sagra del Carciofo a Trinitapoli che il 23 e 24 Novembre scorso si è svolta in viale Vittorio Veneto ed è giunta ormai alla sua ottava edizione con degustazione del prodotto tipico, il Carciofo.
In cucina il carciofo viene impiegato in svariati modi, come contorno, nei primi, nei secondi o come pietanza unica.
Alcuni esempi di utilizzo del carciofo in cucina sono i ravioli ai carciofi, i carciofi gratinati, il classico risotto con i carciofi, i carciofi alla romana, i classici sottoli con un pò di peperoncino che non fà mai male. Insomma l’utilizzo del carciofo in cucina è ampio e il suo costo non è elevato.
