Il nuovo anno è iniziato peggio del 2015: blitz criminali aumentano il disagio delle aree interne
Il presidente di Cia Agricoltori Foggia: “Provincia e assemblea dei sindaci facciano rete”
Servono azioni e piani concreti, un sostegno reale alle piccole e medie aziende agricole
FOGGIA – “Servono interventi concreti, altrimenti i continui furti nelle campagne uccideranno la nostra agricoltura”. Michele Ferrandino, presidente provinciale di Cia-Agricoltori Italiani Foggia, torna con forza sulla questione sicurezza. “Il 2016 è cominciato peggio dell’anno che ci siamo lasciati alle spalle”, ha aggiunto Ferrandino. “La situazione desta grandissima preoccupazione, perché ormai il problema riguarda tutto il territorio di Capitanata: dalle zone rurali delle città più grandi alle aree interne dei Monti Dauni”. A Sant’Agata di Puglia, Ascoli Satriano, Monteleone, Anzano e Accadia i blitz criminali sono all’ordine del giorno, con danni per migliaia e migliaia di euro alle piccole e medie aziende agricole alle quali sono sottratti mezzi, trattori, attrezzature, oltre alla necessaria serenità per andare avanti. “L’allarme riguarda anche le zone già duramente colpite da spopolamento, mancanza di servizi e emigrazione giovanile”, ha spiegato il presidente provinciale di Cia-Agricoltori Italiani Foggia. “L’agricoltura è l’unica vera opportunità di futuro, in queste aree, perché è l’economia principale su cui si può innestare la crescita di innovazione, occupazione giovanile, servizi, turismo e promozione territoriale. Se gli agricoltori resteranno abbandonati a loro stessi, le zone come i Monti Dauni e le aree interne del Gargano saranno condannate a morire non solo economicamente. Questo è inaccettabile e gravissimo”, ha detto Michele Ferrandino. “Ribadiamo la nostra piena disponibilità a sostenere lo sforzo congiunto di istituzioni, comuni, associazioni, forze dell’ordine e magistratura per intervenire con iniziative e piani d’azione concreti. Siamo al fianco dei nostri agricoltori in questa come in altre importanti battaglie.
“Gli agricoltori sono sfiniti, esasperati”, ha continuato Ferrandino. “Hanno paura, e non ce la fanno più a sostenere una situazione che peggiora di giorno in giorno”. Ad Accadia, sui Monti Dauni, dove qualche anno fa il fenomeno dei furti nelle campagne era pressoché sconosciuto, è stata inanellata una serie impressionante di furti. “Nessuno può o deve essere messo nelle condizioni di farsi giustizia da solo, perché questo è contro la legge e porta soltanto lutti e tragedie”, ha dichiarato Ferrandino. “Servono proposte concrete, una consapevolezza diffusa e radicata del problema. Lo ribadiamo: il primo passo è denunciare. I semplici cittadini, i lavoratori delle campagne, gli imprenditori agricoli abbiano il coraggio e la coscienza di denunciare i delinquenti, i loro soprusi, le minacce. Questo è un passo essenziale, ma non può essere l’unico. E’ necessario che con il contributo di tutti si possano attuare proposte concrete per affrontare il problema. Chiediamo al Presidente della Provincia di Foggia, Francesco Miglio, e all’assemblea dei sindaci di tornare sulla questione affrontata alcuni mesi fa e di approvare il documento-protocollo d’intesa che mette insieme tutte le amministrazioni comunali di Capitanata. Potrebbe essere il punto di partenza per trovare, tutti insieme, il modo di cominciare ad agire e a costruire una rete di collaborazione più ampia e costantemente attenta rispetto a un fenomeno che rischia di uccidere la nostra agricoltura”, ha concluso Michele Ferrandino.