Vince il Premio “Boioannes” la tesi su “Aecae” dell’archeologo Alessandro Melilli
Il premio alle tesi che valorizzano la città di Troia in vista del millenario della sua fondazione. È conferito alla memoria del dott. Giuseppe Beccia ed è organizzato dal Bibliocafè “Skantinato 58”, A.c.t! Monti Dauni, Edizioni del Rosone e Pro Loco di Troia
TROIA – Nei giorni scorsi si è riunita la giuria del Premio “Boioannes”, un premio che nasce dalla collaborazione di Skantinato 58 Bibliocafè, Edizioni del Rosone, A.c.t! Monti Dauni – Associazione Culturale e Turistica e Pro Loco di Troia per le migliori tesi che contribuiscano alla conoscenza e alla valorizzazione della Città di Troia. Il premio “BOIOANNES”, dal nome del catapano bizantino d’Italia Basilio Boioannes, “fondatore” di Troia nel 1019, è stato concepito per celebrare i mille anni di storia della Città.
Il riconoscimento, conferito alla memoria del dott. Giuseppe Beccia, medico condotto e appassionato bibliofilo troiano, consiste in un contributo di 1000 € a cui si aggiunge la pubblicazione della tesi da parte delle Edizioni del Rosone in una collana ad hoc.
Candidature ne sono arrivate da ogni parte d’Italia: dall’Università di Siena all’Università “Federico II” di Napoli, dalla “Gabriele D’Annunzio” di Chieti-Pescara all’Università del Salento. È un segnale importante: vuol dire che il patrimonio culturale, artistico, architettonico di questa città interessa ed appassiona docenti e studenti di molti atenei italiani. Un dato, questo, che è confermato anche dal fatto che la gran parte delle candidature proviene da studenti non troiani.
La giuria, dopo attenta valutazione delle candidature pervenute, ha scelto di premiare la tesi di dottorato in Topografia antica di Alessandro Melilli dal titolo “Contributi alla Carta Archeologica di Aecae. I.G.M. F 163 II SO (TROIA)” (Università del Salento) per la qualità e la ricchezza di conoscenze che questo lavoro fornisce su un tema per troppo tempo dimenticato: quello dell’antica città di Aecae, la città dauna e poi romana preesistente a Troia. La giuria ha inoltre deciso di fare una menzione speciale per la tesi di Alessandra Piccirilli da titolo “SICUT SPONSA ORNATA. Studi per la conservazione della Chiesa di San Michele Arcangelo in Troia“.
La giuria e gli organizzatori del premio, inoltre, si complimentano per la qualità complessiva degli elaborati con gli autori delle altre tesi in graduatoria: Paolo Delli Carri – “La plastica architettonica della Cattedrale di Troia“, Antonello La Salandra “Una copertura flessibile per la riabilitazione della Chiesa di San Bernardino a Troia“, Flavia Di Gennaro “Gli Exultet. Una tipologia di fonte complessa tra culto e rappresentazione del prestigio. L’esempio dei rotoli della cattedrale di Troia” e Giuseppe Giunta “La Cattedrale di Troia. Fondamenta di una città, fondamenta di un popolo”
Nel corso dell’estate gli organizzatori del Premio terranno un momento pubblico di premiazione e di presentazione della tesi vincitrice e, contestualmente, si preparerà la pubblicazione della tesi vincitrice, adattata alle esigenze di stampa.
Grazie alla giuria che ha collaborato e contribuito all’ottima riuscita di questa prima edizione del premio: Geppe Inserra, Mina De Santis, Antonio V. Gelormini, Anna Martino, Umberto Berardi, Pino Altobelli e Edoardo Beccia e al presidente onorario di giuria Giuliano Volpe, Presidente del Consiglio Superiore dei Beni Culturali, per aver contribuito a valorizzare l’iniziativa.
E grazie soprattutto ai candidati che hanno prodotto elaborati preziosi che contribuiscono alla conoscenza della città di Troia e arricchiscono il patrimonio di saperi di questo territorio. Questo era l’obiettivo della prima edizione del premio e oggi possiamo dire che è stato senz’altro ampiamente raggiunto.