Prima che il bambino nasca, moltissimi genitori sono fermamente convinti che il lettone di mamma e papà non possa essere condiviso con i figli perché questa è un’abitudine sbagliata! Dopo il lieto evento e dopo le prime notti in bianco però, molti si arrendono al sonno e alla stanchezza e incominciano a mettere il proprio bambino tra di loro. Come per magia, il piccolo si calma e si addormenta. Da qui, molto spesso, diventa veramente difficile riuscire a far addormentare il bambino da solo nel suo lettino, nella sua stanza. Dormire con la mamma e con il papà, dopotutto, è il sogno di ogni bambino, ma farlo sempre può diventare un vizio difficile da togliere.
Vediamo allora di capirci qualcosa in più: far dormire i bambini nel lettone con mamma e papà fa bene o fa male?
Contrariamente a quanto comunemente si pensa, far dormire i bambini fino ai due-tre anni nel lettone con la mamma e con il papà non è assolutamente una cattiva abitudine, anzi: le ricerche attestano che addormentarsi e trascorrere la notte insieme con i genitori non solo non ha alcuna influenza negativa sulla psiche e sul comportamento dei bambini ma, al contrario, favorisce la sicurezza del bambino (fa formare la cosiddetta “base sicura”). Dopo i due-tre anni, il fatto che il bambino si addormenti da solo, invece, diventa molto importante per la sua crescita armoniosa. Fin dalla nascita il piccolo inizia un percorso di graduale distacco dai genitori e acquisisce a poco a poco il concetto di indipendenza. A questa età, abituarlo a dormire da solo è utile affinché conquisti la sua autonomia: lo aiuta a formarsi una personalità più sicura e indipendente dalle situazioni di ansia legate alla paura della perdita e della separazione (come ad esempio accade quando inizia a frequentare l’asilo). Più continua a dormire con i genitori, invece, più questa tappa viene rimandata. Per crescere bene il bambino deve capire che non può avere sempre i genitori a sua completa disposizione.
Quali sono alcuni consigli per favorire questo cambiamento?
Una prima cosa importante da fare è creare un “rituale dell’addormentamento”: mettersi il pigiama insieme, lavarsi i dentini e così via. In questo modo il bambino si abitua mentalmente all’idea che è il momento di andare a nanna.
E’ importante poi cercare di rendere la cameretta del bambino un luogo accogliente, trasformandolo nel suo posto sicuro: scegliete insieme il lettino e le lenzuola, in modo che il bimbo senta quel luogo come un suo spazio.
Se dormire nel proprio letto è un incubo per il piccolo, rassicuratelo, spiegandogli che terrete una lucina accesa o la porta aperta. In questo modo, mamma e papà possono sentire se ha bisogno di qualcosa.
Per farlo addormentare lo posizioniamo nel suo lettino, gli rimbocchiamo le coperte e con calma e serenità ci sediamo a fianco a lui incominciando a leggergli una favola, accarezzandolo e passando un po’ di tempo con lui. Se riuscirete a trasmettergli la vostra tranquillità, vostro figlio si addormenterà in men che non si dica.
Se il bambino dovesse alzarsi di notte per venire nel lettone, la cosa migliore è quella di riportarlo nella sua stanza, prendendosi un po’ di tempo per stare ancora insieme, magari leggendo un’altra favola. Anche se non è così semplice riuscire a non cedere alla tentazione di accettare di farlo venire nel lettone, bisogna riuscire a resistere pensando a tutti i vantaggi che si otterranno a lungo termine. Dopo qualche giorno il bambino non farà più resistenza perché ormai si sarà abituato all’idea di dormire da solo, nel suo letto e nella sua cameretta.