Accadia

Le se origini si legano all’antica eca, distrutta da Silla nell’88 a.C. Il borgo si divide in due parti: il nucleo più antico (rione Fossi), disabitato dal sisma del 1962, e la parte moderna con nuove costruzioni per gli sfollati. Fra le due fa da anello di congiunzione piazza Ferro-suggestiva cornice, in luglio, delle Kermesse Accadia Blues – sulla quale prospettano: la torre dell’ Orologio, costruita nel 1883 in memoria dell’eroica resistenza all’ assedio aragonese del 1462: la fontana monumentale, in stile neoclassico; l’Arco di Porta di Capo, antico accesso medievale alla città. Il Rione Fossi oggi appare come un borgo fantasma di grande fascino, con case in pietra e vicoli silenziosi. Nella parte abitata del paese si visita il Museo Civico, allestito nel palazzo Vassali, di fondazione quattrocentesca: vi sono esposti cimeli d’età classica, medievale e moderna, oltre a oggetti della civiltà contadina. In contrada Santa Maria, sulla strada per Monteleone, la piccola chiesa di S. Maria Maggiore o dei Teutoni risale al XII secolo e si lega all’ Ordine Teutonico: immersa nella natura, è punto di partenza dell’agevole sentiero (2km) che conduce alla piccola chiesa della Madonna delle Grazie; lungo il percorso si possono vedere le gole di Pietra di Punta scavate dal torrente Frugno. A pochi chilometri dal paese, il santuario di Maria SS. del Carmine, sul monte Crispignano, è meta di pellegrinaggio.