Isole Tremiti

L’arcipelago delle Isole Tremiti, area marina protetta dal 1989 e parte del Parco Nazionale del Gargano dal 1996, posto a Nord del Gargano all’ altezza del lago di lesina e a circa 10 miglia marine dalla costa, è uno scrigno di incredibile bellezza concentrato in 3 km quadri di superficie. Definite ‘perle dell’ Adriatico’, sono cinque le isole che lo compongono: San Nicola, che ospita l’unico abitato, con l’antica fortezza e le annesse strutture abbaziali; San Domino, la più grande e la vegetazione lussureggiante; Capraia (o Caprara), brulla e disabitata, nota per la ricchezza dei suoi fondali; Cretaccio, poco più che uno scoglio ma dai fondali altrettanto belli; Pinosa, la più orientale e distante (quasi al confine con le acque internazionali), riserva marina integrale.
Porte di accesso all’arcipelago delle Tremiti sono i porticcioli di San Nicola e San Domino, collegati alla terraferma tramite traghetti e aliscafi. Sulle isole ci si sposta a piedi perchè non sono ammesse le automobili, mentre fra un’isola e l’altra, se non si dispone di una propria imbarcazione, si può contare su un frequente servizio navetta o su escursioni organizzate dai numerosi operatori presenti.
San Nicola, con un perimetro di 3, 7 km, è la terza per estensione delle isole dell’arcipelago. E’ costituita da un altopiano che ‘ sporge ‘ nel punto massimo 75 metri dal mare Adriatico, al quale scende con precipizi e scarpate modellati dal vento e dall’azione erosiva. Accoglie presso il vertice sud-ovest San Nicola di tremiti, il capoluogo amministrativo, la cui storia è un’affascinante intreccio di miti e leggende, popoli e dominazioni: fu roccaforte e isola di monaci, potente abbazia, luogo di devastazione e saccheggi, oltre che colonia penale e terra di confino.
L’Abbazia di S. Maria a Mare, questo capolavoro di arte medievale che dall’alto domina tutta l’isola venne costruito dal Benedettini nel 1045 su fondazioni altomedievali. E’ abbellita da un portale, sostenuto da colonne corizie, realizzato nel 1743 dal durazzese Andrea Alessi e dal fiorentino Giovanni Comari. La chiesa custodisce diversi gioielli d’arte tra cui sull’altare maggiore, un polittico ligneo di scuola veneziana del ’400 capolavoro d’intaglio in stile goticheggiante, laminato in oro zecchino.
San Domino, cuore naturalistico dell’arcipelago, è l’isola più grande e turistica delle Tremiti. Ha un’altitudine massima di 116 metri, una lunghezza di 2.8 km e una larghezza di 1.7 km. I quasi 10 km di costa sono un susseguirsi di vertiginose scogliere, calette e insenature di rara bellezza, grotte marine, archi di roccia e faraglioni scolpiti dal mare, Il terreno fertile è ricoperto di vigneti e uliveti e di una lussureggiante vegetazione. San Domino conserva testimonianze del periodo neolitico in diversi villaggi che hanno ridato alla luce fosse sepolcrali e corredi funebri con splendide ceramiche.
Capraia, quest’isola disabitata, posta a nord di San Nicola, seconda dell’arcipelago per estensione è un vasto falsopiano privo di vegetazione. Unico segno di vita è la luce del faro, anche se i ruderi di una casa, detta del ‘ cafone ‘ , ricordano la presenza di pastori. Oltre che per le innumerevoli immersioni, fra le più belle dell’arcipelago, Capraia è un’angolo di mare ?vero? con le splendide calette.
Pinosa è la più orientale delle Tremiti, quasi al confine con le acque internazionali. La sua ridotta al tessa sul livello del mare fa si che buona parte di essa venga sommersa durante le mareggiate. essendo riserva marina integrale, è vietata ogni forma di balneazione, pesca e navigazione intorno all’isola, se non nell’ambito di visite organizzate e autorizzate dell’ente gestore della riserva.