Rodi Garganico

Adagiato su un piccolo promontorio in posizione panoramica, è noto come “il paese dei limoni” , in quanto fà parte, con Vigo del Gargano e Ischitella, del cosidetto “triangolo degli agrumi del Gargano”, zona di produzione di limoni e arance IGP. A Rodi in particolare si coltiva la varietà di limoni più antica d’ Italia, il feminello del Gargano IGP dalla buccia liscia e sottile, la polpa con pochi semi, il profumo intenso. Le origini dell’abitato risalgono al VII secolo a.C. , quando i Rodii Argivi, popolazione di origine Greca, si trasferirono in questa zona attratti dal clima e la rigogliosa natura. Il Borgo medievale è un’intrigo di ripide e strette viuzze che si fanno largo tra i bassi edifici con camignoli, presenti in particolare nei quartiere più antichi: quello a ridosso del castello aragonese e il rione longobardo del Vuccolo. Scalo privilegiato per raggiungere le Tremiti, Rodi Garganico conserva interessanti edifici storici. La Torretta del re ospitò l’esule Giocchino Murat dopo la caduta di Napoleone; la chiesa di Sab Nicola di Mira, di fondazione bizzantina ma ricostruita a fine ’600, costudisce una statua ligna di San Cristoforo. Il campanile la cui base risale al settimo secolo, fungeva anche da torre di avvistamento. Altri edifici sacri sono il santuario della Madonna della Libertà, di forme barocche ma di fondazione romanica, e la chiesa dei SS. Pietro e Paolo, la più antica della città. Fu edificata tra il 1216 e il 1221 insieme al convento francescano, del cui nucleo originario rimane visibile il chiostro, di fronte all’ ingresso della chiesa. Dal belvedere, dove un tempo si apriva il principale accesso alla città, si ha uno straordinario panorama sugli uliveti, gli agrumi e le spiagge che circondano il borgo: quelle lunghissime di levante e di ponente, oltre alla quale si giunge a Lido Del sole, uno dei rinomati villaggi turistici della costa, e alla foce del varano, anticamera dell’omonimo lago.