San Paolo di Civitate

Questo piccolo borgo ha origini antichissime: il primo insediamento risale al millennio a.C. a opera dei dauni che fondano Teatre, conquista nel 318 a.C. dai romani. Le diedero il nome di Tenaum Apulum e divenne municipium, con una propria autonomia amministrativa. Fu proprio da Tenaum che nel 207 a.C. partì la controffensiva romana contro l’esercito cartaginese: il console Tiberio Claudio Nerone sconfisse le truppe di Asbrubale- giunto in soccorso del fratello Annibale – nella battaglia di Metauro. LA città venne successivamente abbandonata e sono nell’ XI secolo l’area ritornò a vivere sotto i bizzantini, che fondarono la nuova città di Civitate, parte integrante del sistema difensivo settentrionale della Puglia contro gli avversari di Bisanzio. Dopo aver subito varie devastazioni, l’ultima delle quali per mao dei saraceni nel 1571, i suoi abitanti la abbandonarono rifugiandosi nel luogo dove sorge l’odierno abitato.
Nel centro storico di San Paolo, da cui si gode un bel panorama sul circondario, spicca il cinquecentesco palazzo Gonzaga, con due territori quadrati, di cui uno trasformato in campanile nel 1800. Tra gli edifici religiosi, S. Giovanni Battista risale al seicento, S. Paolo ha il nucleo originario del XIII secolo: al suo interno una tavola bizattineggiante del ’400 raffigura una Madonna col Bambino. La chiesa di S. Nicola, ricostruita nel ’700 ha un caratteristico campanile sormontato da una cupoletta maiolicata, mentre la chiesa di S. Antonio da Padova presenta un’ampia navata a pianta ellissoidale. Accanto alla chiesa, nei giardini pubblici una colonna eretta nel 1957 ricorda la storica battaglia fra i romani e i cartaginesi. L’ex monasteo di S. Antonio ospita il Museo Civico: esposti reperti dell’età neolitica all’età moderna, molti dei quali provenienti dall’antica città abitato, a circa 5 km in direzione nord-ovest, si raggiungono i ruderi dell’antica cattedrale di Civitate, rimasta famosa perchè legata alla sconfitta del papa Leone IX nel 1053, che di fatto aprì ai normanni la strada per il controllo della regione. I ruderi sorgono su una collina panoramica da cui si domina tutta la valle del fiume Fortore.