Sant’Agata di Puglia

Straordinario intreccio di eleganza architettonica e natura, è chiamato ‘loggia delle puglie’. DI origine longobarda, il borgo è così perfettamente conservato, con le sue case in pietra dagli uniformi tetti in cotto, da aver guadagnato la Bandiera Arancione del Tci. E’ arroccato su uno scenografico cono roccioso da cui si gode un bellissimo panorama che dalla valle del Carapelle si allunga fino al golfo di Manfredonia e al Gargano. SImbolo di Sant’ Agata è il castello, che domina l’abitato: è pianta rettangolare, circondato da mura di cinta con quattro torri e un grande portale con lo stemma della famiglia Loffredo. Già roccaforte militare in epoca romana, divenne nell’XI secolo dominio normanno e poi svevo. La rocca si trasformò in residenza signorile nel XVII-XVIII secolo è oggi è sede del Centro visita ” Il Medioevo e Federico II ” , dotato di postazioni multimediali sulla storia dei monti dauni da Federico II ai giorni nostri e video sull’enogastronomia locale e sugli eventi più significativi accaduti sul territorio. Il borgo è un groviglio di scalinate, piazzette e vicoli scoscesi punteggiati di palazzi storici decorati con cariatidi, telamoni, mascheroni e portali scolpiti da mastri santagatesi: animali, spade, draghi, motivi vegetali e floreali, volti umani sono solo alcuni dei soggetti di tali decorazioni. La chiesa di S. Nicola, fondata su precedente edificio normanno fra XV e XVI secolo e in seguito rimaneggiata, custodisce una bella Madonna del Carmine, tela seicentesca di Pacecco De Rosa, un pregevole altare ligneo e un presepio del XVI secolo, opera di Stefano da Putignao. La chiesa di S. Andrea apostolo, di fondazione medievale, venne rifatta nel ’600; settecentesche sono invece le chiese della SS. Trinità e dell’ Annunziata, quest’ultima con annesso convento francescano.