C’è una festa che pian piano sta entrando nel cuore dei cittadini di tutta la nostra provincia e ci sta riuscendo perchè è in grado di soddisfare tutti i cinque sensi:“la vista” grazie alla location che la ospita, lo splendido Rione Molo nel cuore del centro storico, ai piedi della torre rotonda del fantastico Castello di Deliceto, un posto ricco di antiche cantine scavate nella roccia, ancora oggi in uso per la produzione artigianale di vino; “l’udito”, allietato dalle melodie allegre e coinvolgenti delle musiche popolari interpretate sapientemente dal Gruppo Folk Skaria; “l’olfatto” che apprezza il profumo di mosto fresco appena pigiato nelle cantine stesse, in questo periodo; a rinfrancare “il tatto” ci pensano le storie e i racconti dell’Associazione teatrale Tanino, che fanno rivivere come reali le sensazioni che furono, toccando con mano quelle pietre e quelle porte sopravvissute ai segni del tempo; in ultimo a soddisfare “il gusto” ci pensa un ricco percorso enogastronomico, organizzato impeccabilmente dai ragazzi di Noicicrediamo, che affianca una ricca degustazione di vini “Made in Daunia” a gustose pietanze della migliore tradizione delicetana.
Tutto questo è ENOICA/festa del vino giovane, in programma quest’anno per sabato 17 ottobre a DELICETO.
Fino alla seconda guerra mondiale, Deliceto, come anche gli altri paesi della provincia di Foggia, era solito festeggiare la fine della raccolta dell’uva con una vera e propria sfilata di carri allestiti per l’occasione che trasportavano contadini e massaie, con parte del raccolto, intenti a intonare canti popolari che avevano come tema proprio la vendemmia e il vino; i carri più belli, di ogni paese, partecipavano ad una gara provinciale che li portava a sfilare dinanzi Palazzo dogana a Foggia.
Qualche decennio fa, quella della vendemmia era una stagione di festa: dalla raccolta dell’uva “sotto la vigna” alla sua pigiatura, rigorosamente “a piedi nudi”; dalla sfilata dei carri che facevano ritorno dal vigneto, carichi del frutto, fino allo “sbottamento” del dolcissimo mosto nelle botti in legno, ancora oggi gelosamente custodite nelle cantine; e ancora feste, canti, giochi e storie con protagonista il vino.
Oggi, girando tra i vicoli del bellissimo centro storico di Deliceto, durante le prime settimane di ottobre non è ancora difficile imbattersi nell’inebriante profumo dell’uva appena pigiata e del mosto fresco proveniente dalle tante cantine che sono rimaste intatte e utilizzate ancora per il loro scopo originario; e non è neanche difficile godere di allegri motivetti canticchiati da quanti si impegnano nel mantenere viva la tradizione di produrre, in maniera del tutto artigianale e personale, lo squisito nettare degli dei.
L’ Associazione NOICICREDIAMO, con l’organizzazione di questo evento, si prefigge proprio lo scopo di riprendere queste tradizioni e proiettarle in una dimensione presente e futura in un’ottica di promozione del territorio e dei prodotti locali di Deliceto, dei Monti Dauni e di tutta la Capitanata.
Dunque in programma: Assaggi di vino giovane, Piatti tipici tradizionali, Musica e balli popolari, Vendemmia e pigiatura.
Una vera e propria rappresentazione, evocativa e divertente, di quello che era il vecchio metodo di produzione del vino; a ciò si affiancheranno momenti di poesia e intrattenimento che riusciranno ad animare le cantine ancora profumanti di dolce mosto.
Giunta alla sua V edizione, ENOICA è già riuscita a coinvolgere diversi attori: il Comune di Deliceto e il Gal Meridaunia, a livello istituzionale; Noicicrediamo, Gruppo Folk Skaria e Associazione teatrale Tanino, le tre associazioni protagoniste dell’evento; i tanti sponsor tecnici ed economici che contribuiscono alla sua realizzazione; le tante persone coinvolte che danno una mano fattiva alla sua buona riuscita.
Da quest’anno la comunicazione di ENOICA/festa del vino giovane si arricchisce del sottotitolo #CHINONPIGIANONBEVE, atto a sfidare i visitatori più coraggiosi che vorranno provare “l’ebrezza” della pigiatura a piedi nudi.
Non resta, dunque, che armarsi di curiosità, audacia e smartphone e dirigersi verso lo splendido borgo dei Monti Dauni, cercando di essere puntuali alle 20.00 nel Rione Molo per immortalare ogni attimo di questo imperdibile evento.
Il “sesto senso”?Andarci!