Tra gli esami diagnostici più comuni in assoluto troviamo l’ecografia addominale.
Si tratta di un esame di imaging che viene effettuato abbastanza velocemente, in modo non invasivo e che può essere decisivo sia in fase di prevenzione che per monitorare uno stato sanitario pre-esistente.
Come funziona?
La procedura richiede che il paziente si corichi di fianco o a pancia in su, sopra un lettino. A questo punto il medico o il tecnico applica un gel sulla pelle che permette al trasduttore di scivolare meglio.
Il trasduttore emette delle onde sonore ad alta frequenza che rimbalzano sui tessuti e sugli organi interni. Queste onde ritornano verso il trasduttore, che è collegato a una macchina che le trasforma in immagini visibili su un monitor.
Tutta la procedura di solito non richiede più di 10-15 minuti. Avviene piuttosto rapidamente e non comporta alcun rischio per il paziente. Non per altro viene utilizzata anche per monitorare lo stato del feto nelle donne incinte.
Quando si rende necessaria un’ecografia addominale?
Le situazioni che richiedono questo esame possono essere diverse.
- Dopo un trauma. Dopo un incidente, grazie a un’ecografia si può evidenziare la presenza di lesioni o di emorragie interne.
- Malattie epatiche o renali. In presenza di uno stato cronico noto, come malattie al fegato o ai reni, questo esame consente di monitorare questi organi.
- Dolore improvviso. In presenza di dolore o sensazione di fastidio persistenti. È molto comune ricorrere a questa tecnica, ad esempio, quando si sospettano problemi di calcoli ai reni o alla cistifellea.
- Guida durante altre procedure mediche, ad esempio per guidare l’ago durante una biopsia.
Quali organi sono visibili?
Sarà possibile visualizzare tutti gli organi presenti al di sotto del diaframma e fino alla pelvi: Fegato, milza, pancreas, cistifellea, reni, utero, ovaie, prostata, etc.
Questa procedura può aiutare a rilevare anomalie come calcoli biliari o renali, tumori, cisti, ascite e alterazioni della struttura degli organi.
Come si può prenotare
Naturalmente, il modo più diffuso per prenotare questo esame è attraverso la sanità pubblica, con il pagamento del ticket sanitario.
Il problema è che, proprio per l’elevata richiesta, spesso ci si confronta con tempi d’attesa molto lunghi (tra i 40 e i 60 giorni).
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Soprattutto in situazioni di urgenza, laddove è necessario agire tempestivamente per evitare che il quadro clinico si complichi, questa soluzione si rivela estremamente efficace.
