A pochi giorni dalle elezioni europee è tempo di confrontare, numeri alla mano, l’andamento dei singoli partiti a livello nazionale, circoscrizionale, regionale, provinciale e comunale.
A livello nazionale, il Partito Democratico ha raggiunto un sorprendente 40,81% staccando di circa 20 punti percentuali il Movimento 5 Stelle (21,16%) che era dato a ridosso dei democratici dai sondaggisti. Le urne, invece, hanno riservato sorprese confermando, ancora una volta, l’inutilità dei sondaggi. Un finto testa a testa che non è stato sfruttato da Grillo e i suoi amici di partito, pardon di movimento, ma che ha permesso al partito di Renzi di far propri i voti dei cittadini intimoriti dalle urla del comico. Non solo. Nel segreto dell’urna, ha attratto anche una parte di elettorato di Forza Italia (che ha ottenuto il 16,82%) e di Scelta Civica. Il partito di Monti, che aveva ben figurato alle elezioni politiche del 2013, in occasione delle elezioni europee si è unito a Fare per fermare il declino e al Centro Democratico di Tabacci sotto il cartello elettorale Scelta Europea facendo registrare uno 0,71% e non riuscendo, quindi, a superare la soglia di sbarramento. Come Scelta Europea, non hanno ottenuto seggi al Parlamento europeo: Io cambio – MAIE (0,17%), SVP (0,5%), Italia dei Valori (0,65%), Verdi (0,89%) e Fratelli d’Italia (3,66%). Siederanno in Parlamento, invece, i rappresentanti di Lega Nord (6,16%), Nuovo Centro Destra – UDC (4,38%) e L’Altra Europa con Tsipras (4,03%).
La circoscrizione Sud (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia) ha fatto registrare dei risultati non in linea con la media nazionale. Qui, il PD ha ottenuto un risultato al di sotto della media nazionale, 35%, ma pur sempre degno di nota. Il M5S, invece, ha avuto un risultato migliore rispetto alla media nazionale (24%) e Forza Italia ha attutito la debacle nazionale grazie ai voti provenienti dal Sud, dove ha fatto registrare un 22,21%. Qualora il risultato di Fratelli d’Italia al Sud fosse stato esteso al resto d’Italia, il partito di Giorgia Meloni sarebbe riuscito ad ottenere 3 seggi. Al Sud FdI ha ottenuto circa 239000 voti, pari al 4,15%,. Stessa percentuale ottenuta da “L’Altra Europa con Tsipras”.
In Puglia, il Partito Democratico ha ottenuto “solo” il 33,58%, mentre il M5S ha confermato l’andamento circoscrizionale ottenendo il 24,61%. Stessa cosa dicasi per Forza Italia (23,52%), mentre il Nuovo Centro Destra – UDC ha ottenuto un risultato di gran lunga superiore rispetto alla media nazionale (4,38%), pari al 7,06%.
In Provincia di Foggia, si sono registrate le seguenti percentuali: Pd 35,45%, M5S 24,51%, Forza Italia 23,37%, NCD- UDC 6,70%, FdI 3,47%, L’Altra Europa con Tsipras 2,97%, Scelta Europea 1,11%, Italia dei Valori 0,94%, LEGA NORD 0,75%, VERDI 0,48%, Io cambio – MAIE 0,20%.
A Foggia città il Pd ha ottenuto un risultato poco soddisfacente, poiché nettamente al di sotto, di circa 10 punti percentuali, della media nazionale. Il Pd, ottenendo il 30,74%, per poco più di 2000 voti non ha permesso al M5S di diventare il primo partito della città (27,93%). Buon risultato per Forza Italia (23,61%), NCD-UDC (6,07%) e FdI (4,37%). Sotto il 4%, invece, l’Altra Europa con Tsipras.
Nei singoli Comuni della provincia i risultati non sono stati omogenei: a Manfredonia il Partito Democratico ha superato il 50%, mentre Forza Italia si è fermata al 15,74%. A San Marco in Lamis il Nuovo Centro Destra – UDC per una manciata di voti non è risultato il primo partito (28,24%). A Peschici, Forza Italia ha più che raddoppiato il risultato nazionale ottenendo il 39,18%, mentre il Partito Democratico si è fermato ad un risicato 24,23%. Stesso discorso per L’Altra Europa con Tsipras che a Casalnuovo Monterotaro ha ottenuto la percentuale più alta della provincia ed una delle percentuali più alte di tutta la Circoscrizione (9,70%), mentre in diversi comuni non ha superato l’1%.
Non meritano alcun commento i 2036 voti ottenuti dalla Lega Nord in Provincia di Foggia