La festa e l’esordio: la storia del Real Mezzanone è iniziata. La squadra interculturale del Borgo ha affrontato i pari età dell’Atletico Foggia.
L’allenatore Bamba Yussif: “Bravi ragazzi, ora sappiamo in cosa migliorare”. I più bravi hanno soprannomi eccellenti: Neymar e CR7 giocano in attacco. Le istantanee della giornata tra colori, sorrisi e la partecipazione della gente
FOGGIA – Atletico Foggia-Real Mezzanone 2-1. Ieri sera, mercoledì 7 giugno, la squadra interculturale di Borgo Mezzanone ha esordito nel quartiere Candelaro, perdendo di misura. “Siamo solo all’inizio, i ragazzi hanno fatto un’ottima partita e ora sappiamo in cosa migliorare”, ha spiegato Bamba Yussif, l’allenatore ghanese che vive a Foggia da 9 anni e guida la squadra composta da 8 italiani e 6 ragazzi di altre nazionalità. A fine partita, sorrisi e foto di gruppo assieme ai giovani calciatori dell’Atletico Foggia. Prima del match, in mattinata, il Real Mezzanone aveva già vinto la sua prima partita importante presentandosi agli abitanti del Borgo e al mondo intero con una vera e propria festa. Le maglie della formazione interculturale sono giallo-verdi e il simbolo della compagine è un cobra. “Il giallo rappresenta il sole e il grano di Borgo Incoronata”, ha spiegato mister Bamba, “mentre il verde richiama l’olivo e la capacità di creare ricchezza e benessere attraverso il lavoro e il rispetto dell’ambiente. Il cobra significa rinnovamento e saggezza”. La presentazione ha avuto un grande successo. Sono stati molti gli abitanti del borgo accorsi per applaudire i ragazzi e inaugurare un’iniziativa importante. I ragazzi, all’inizio visibilmente emozionati, dopo la presentazione sono corsi subito ad allenarsi. Hanno storie e origini differenti, li accomuna quello scintillio negli occhi che comunica voglia di vivere, di divertirsi, di avere qualcosa di importante da condividere. Hanno fatto squadra e oggi, in una situazione sociale non facile per il luogo ricco di storia in cui vivono, rappresentano un esempio vincente di integrazione riuscita. Ai giornalisti si sono presentati in modo semplice, con i loro nomi e anche con qualche soprannome: in squadra c’è un ragazzo che i compagni di squadra chiamano Neymar, come il fuoriclasse del Barcellona, per la somiglianza fisica e per l’abilità nel gioco di gambe; “CR7”, invece, è un ragazzo italiano, il Cristiano Ronaldo della formazione. Si allenano con grande impegno su un campetto un po’ impolverato, a 50 metri dalla parrocchia. Sono fieri delle loro divise, dove prevale un verde luminoso di speranza.
Il progetto è promosso dalla Parrocchia di Mezzanone e dall’Aps Auxilium, col supporto dei tre Lions Club di Foggia (Giordano, Arpi e Host), avvocati della Camera Minorile di Capitanata, Fondazione Banca del Monte Siniscalco Ceci, Due Sport, Farmacia Santa Rita e tanti privati che hanno colto con entusiasmo l’idea. La compagine è formata da 14 ragazzi, 8 italiani e 6 di altre nazionalità, tutti di età compresa fra i 12 e i 18 anni.