I Carabinieri di Termoli, insieme alla Procura di Campobasso, hanno fermato un giro losco di affari che fruttava circa 300 mila euro all’ anno.
Il raggiro prevedeva la “clonazione” delle chiavette usate per acquistare bevande e altri generi negli stabilimenti di Pratola Serra, ex Sofim di Foggia, nella Sevel di Altessa in Provincia di Chieti e appunto negli stabilimenti della Fiat di Termoli, il tutto ai danni dei gestori delle macchinette dato che con il costo di 5 euro si aveva lo possibilità di consumarne 15 e 9 centesimi.
L’ indagine è iniziata circa un’ anno fà e grazie ad intercettazioni telefoniche, appostamenti, immagini della consegna delle chiavette all’ ingresso dello stabilimento della Fiat di Termoli o sulla Statale 87 ha permesso ai Carabinieri di arrestare 15 persone, 8 delle quali finite ai domiciliari.
Sul registro degli indagati sono finiti anche gli operati della Fiat di Termoli e alcuni operai di ditte esterne con l’ accusa di truffa con l’ utilizzazione abusiva di strumenti di pagamento alterati.
Sequestrate inoltre tutte le macchinette ed effettuate una serie di perquisizione.