80 mila euro la somma che avrebbero intascato Biagini, Laccetti e Bruno dall’imprenditore Lello Zammarano per il “buon fine” del contratto relativo al nuovo palazzo di piazza Padre Pio a Foggia.
Secondo l’accusa Biagini, attraverso Bruno avrebbe chiesto, per non bocciare il tutto, la somma di 100 mila euro, scesa ad 80 mila euro, da pagare sotto forma di “rata” dopo alcune “trattative sulla somma”.
Oltre all’accusa di concussione per il fatto anche quella di tentata concussione per aver chiesto altri 20 mila euro per sbloccare e ottenere l’autorizzazione alla realizzazione di un parcheggio su un’area comunale adiacente allo stesso immobile di piazza Padre Pio a Foggia.
Il procuratore capo Leonardo Leone de Castris, dopo aver ascoltato alcune conversazioni intercettate, che dipingono uno scenario e un sistema di comportamenti analoghi per quello che concerne gl’ appalti con l’ amministrazione comunale rivolge un’appello alle eventuali vittime nel collaborare per chiarire la propria posizione e l’accertamento della verità.
Foggia, aggiornamenti per il caso Laccetti e Biagini