Al Pino Zaccheria il Foggia è chiamato a confermare un buon stato di forma cercando di rimanere là dove si sente l’odore della serie cadetta
Il Foggia aveva un impegno abbastanza delicato trovandosi contro una di quelle squadre “papabili” per i playoff. Fino ad ora, l’Akragas non aveva mai pareggiato fuoricasa ottenendo una vittoria e due sconfitte mentre il Foggia si è trovato ad affrontare il suo primo pareggio a casa dopo tre vittorie consecutive. Naturalmente questo mezzo passo falso si è ripercosso sulla classifica generale che vede la squadra pugliese al secondo posto a parimerito dopo il Lecce, che ha ottenuto un pareggio a Vibo Valentia, ma con una differenza reti inferiore. Le due squadre si sono presentate con due formazioni non molto speculari con una scelta offensiva per il Foggia, 4-3-3, ed una più solida per l’Akragas con un 4-4-2.
Foggia – Akragas: le formazioni
Stroppa, il tecnico rossonero, ha deciso di mettere tra i pali Guarna con i difensori Angelo, Martinelli, Empereur, Rubin tre centrocampisti Riverola, Agnelli, Vacca ed i tre attaccanti Letizia, Mazzeo, Chiricò. La risposta di Di Napoli è stata approntata per non dare troppi spunti ai dauni con Pane tra i pali in difesa Sepe, Russo, Pezzella, Marino in mezzo al campo Carillo, Coppola, Zanini, Gomez mentre il reparto offensivo affidato a Salvemini e Longo.
Foggia – Akragas: il primo tempo
Il primo tempo è caratterizzato da una grande attività di Agnelli che cerca in tutti i modi il suo sigillo personale cercando prima con un tiro non molto potente al quinto minuto e successivamente, al sesto minuto, con una botta, quasi a colpo sicuro dall’altezza del dischetto. Il quasi questa volta è rappresentato dalla bravura e dai riflessi pronti del estremo difensore della squadra siciliana. Al settimo minuto si fa ammonire Chiricò e due minuti dopo Angelo lancia un siluro contro la porta dell’Akragas ma per qualche centimetro non centra la porta avversaria. Al ventesimo Zanini cerca, con poso successo ad impensierire Guarna ma con scarso successo. Il Foggia sembra essere un libro aperto per gli avversari che riescono a tenerli a bada e costringendo prima Angelo e successivamente Letizia a calciare da lontano. Il primo tempo vede i siciliani in attacco con una bella conclusione dai trenta metri di Zanini che costringe Guarna a salvarsi in calcio d’angolo ed una conclusione di testa di Salvemini che però finisce troppo alta.
Foggia – Akragas: il secondo tempo
Il secondo tempo si apre con una rete annullata per il Foggia. Agnelli crossa per Vacca che insacca ma il direttore di gara deve annulare il gol per una posizione di fuorigioco evidenziata dall’assistente. I rossoneri a questo punto cercano la realizzazione prima con Rubin e poi con Mazzeo ma in tutti e due i casi non si arriva al colpo del KO. Un grande aiuto per i foggiani gliela dà Pane che in seguito al calcio d’angolo esce in modo falloso su Rubin offrendo un calcio di rigore. Questa potrebbe essere la chiave di volta dell’incontro ma Mazzeo sbaglia tutto colpendo in pieno il palo. Lo stesso attaccante cerca di rifarsi del rigore sbagliato tirando una bordata contro la rete ospite ma viene ribattuto da un difensore. Al tredicesimo Marino è vittima di un’infortunio e deve lasciare il posto a Carrotta, quattro minuti dopo c’è un’ammonizione per proteste a Vacca ed al ventiduesimo Gomez, dopo una fantastica azione personale, crea grossi problemi a Guarna. I due allenatori cercano quindi di rimescolare le carte con tre cambi uno del Akagras, Coppola per Assisi, e due per il Foggia Agnelli e Chiricò con Quinto e Sainz-Maza. Siamo a venti minuti dalla fine e Salvemini mette in grave difficoltà Guarna che si salva per poco. Dopo il cambio di Salvemini non succede più molto a parte l’espulsione di Vacca per doppia ammonizione ottenuta dopo una protesta e dopo cinque minuti di recupero il match si conclude qui.
Foggia – Akragas: un mio commento sulla partita
Il Foggia avrebbe potuto fare molto di più. Tolto il rigore sbagliato vi sono state molte chiare occasioni da rete. Purtroppo, per i rossoneri, Pane è riuscito ad opporsi con successo alle bordate dei foggiani. Poca lucidità in zona d’attacco da una e dall’altra parte e ciligina sulla torta l’errore di Mazzeo. Il Foggia può comunque ritenersi fortunato per il pareggio ottenuto dalla Vibonese contro il Lecce.