Sono giorni decisivi in casa Foggia. Il telefono del ds Di Bari è bollente. Tra rinnovi contrattuali (Narciso e Cavallaro, in primis) e scelta dell’allenatore l’attività del direttore sportivo è frenetica. Dopo lo stand-by dovuto alla ridefinizione dell’assetto societario, è giunto il momento delle scelte. Chi siederà sulla panchina del Foggia?
I nomi che circolano sono diversi. In cima alla lista delle preferenze dei tifosi c’è Mimmo Toscano che, però, attende qualche chiamata dalla serie cadetta. Stessa cosa dicasi per Sottili. Probabilmente, la scelta finale ricadrà su un allenatore giovane, ma con un po’ di esperienza.
Si è parlato di Chiappino (ex Genoa Primavera, nell’ultima stagione al Sorrento), di Cozza (che attende una chiamata dalla Reggina), di Alvini (che ha portato il Tuttocuoio nel calcio professionistico dopo varie promozioni dalle serie minori).
Il nome nuovo che circola da qualche ora è quello di Roberto De Zerbi, già accostato alla Pergolettese, che da poco ha appeso le scarpette al chiodo. Nell’ultima stagione ha fatto il suo esordio come allenatore sulla panchina del Darfo Boario. Esperienza fallimentare culminata con la retrocessione dei camuni. De Zerbi calciatore è rimasto nel cuore dei tifosi del Foggia, dopo aver vestito la casacca rossonera dal gennaio 2002 al termine della stagione 2004.
Indimenticabile la promozione dalla c2 alla c1 della stagione 2002-2003 ottenuta il 27 aprile 2003 allo Stadio Flaminio di Roma contro la Lodigiani . Dopo aver “bruciato” il ricordo di Zeman perché rischiare di bruciare anche quello di De Zerbi? A questo punto, meglio rischiare col Porta di turno.