FOGGIA – “Il Presidente della Provincia ringrazi che la tecnostruttura ha mancato l’appuntamento con la presentazione dell’offerta. Altrimenti si sarebbe perpetrato sì un atto imbarazzante”. Il consigliere provinciale di Forza Italia, Gianvito Casarella, replica così all’amministrazione di Francesco Miglio, che ha lamentato l’occasione sfumata per l’asta di acquisizione dell’impianto di compostaggio in Contrada Ripatetta.
Lunedì scorso l’assemblea di Palazzo Dogana aveva deliberato a maggioranza (astensione solo dei 3 consiglieri di Forza Italia presenti) di partecipare all’asta senza incanto e con incanto della struttura in agro di Lucera.
“Il Consiglio convocato in tutta fretta per domenica – argomenta Casarella – e poi tenutosi in seconda convocazione lunedì, con scarsa divulgazione pubblica, aveva fissato ben 1,6milioni di euro più un quinto della base d’asta”. Quasi due milioni di euro, per un’operazione che di fatto, poi è sfumata, tra le ire del delegato provinciale all’Ambiente, Antonio Tutolo, che è anche sindaco di Lucera. Imbarazzo di Miglio, dito puntato sulla struttura tecnica, individuata quale responsabile della mancata presentazione dell’offerta.
“Le perplessità su quella delibera del 5 ottobre – spiega Casarella – restano tante. Sia perché non si ha traccia di alcun coinvolgimento dell’Ato competente, sia perché non si comprende quale interesse abbia la Provincia alla gestione dei rifiuti, che notoriamente non è tra le sue facoltà. Tanto meno si capisce, e la delibera appare volutamente vaga nelle motivazioni, quale opportunità immobiliare si sia ravvisata in un contesto in cui ogni indicatore finanziario suggerisce in tutta Italia la dismissione di immobili da parte degli Enti pubblici. A Foggia si voleva acquisire, senza neppure definire poi il da farsi, la gestione, il futuro”.
Il momento delicato per le finanze di una amministrazione ingessata e paralizzata dalle scarse risorse imporrebbe riflessioni diverse. “La Provincia ormai non riesce a garantire l’essenziale: stipendi ai dipendenti, manutenzioni scolastiche e stradali – osserva il consigliere cerignolano – e appare per lo meno inopportuno un passo di questa portata che rappresenta un salto nel buio sul dopo”.
Un finanziamento regionale da 2,5 milioni andrebbe in soccorso della Provincia. “Si nutrono ragionevoli dubbi – conclude Casarella – sulla competenza dell’Ente foggiano per una simile operazione. Sono da ritenersi sibillini e degni di riflessione gli anatemi di Tutolo, che minaccia di dimettersi dopo aver visto l’esito dell’asta. Allusioni pesanti e situazione in generale assai poco chiara. Staremo a vedere quali saranno le implicazioni anche numeriche sulla tenuta di questa amministrazione. Magari la mancata presentazione dell’offerta, altro esempio di lassismo e sciatteria, ha però solo salvato tutti dall’attenzione almeno della Corte dei Conti”.