Grande intenditore di vini e toscano, nonno Libero non ha un nome e non lo hanno scoperto neanche le sue impronte digitali. «La soluzione potrebbe arrivare dalla residenza fittizia che il Comune di Foggia riconosce ai senza fissa dimora – afferma Leo Ricciuto, presidente de I Fratelli della Stazione -. Pensiamo si possa, con l’intervento di un giudice tutelare, dare un nome fittizio a nonno Libero per eseguire il ricovero in una struttura che lo tolga dalla strada una volta per tutte».
Si attende, quindi, l’intervento di un giudice tutelare per dare un nome fittizio al famoso clochard per concretizzare la sua permanenza in una struttura dove possa avere il massimo del decoro dopo anni passati per le strade di Foggia.