Foggia-Reggina 1914 è una partita molto importante per entrambe le squadre garantirsi il ritorno nella serie cadetta per i satanelli e rimanere a metà classifica al riparo quindi dai Play Out
La partita Foggia-Reggina 1914 è stata una gara di grande impatto perché si sono affrontate due squadre con caratteristiche differenti ma ben messe in campo e per la presenza di Karel Zeman, il figlio di Zdenek. Come si sa quel cognome a Foggia è ancora molto amato grazie al mito di Zemanlandia. Questo scontro è stato una vera e propria partita a scacchi tra due allenatori con obiettivi stagionali differenti. Stroppa, allenatore di rossoneri, deve cercare di vincere ogni partita per rendere vana la rincorsa del Lecce mentre Zeman ha come obiettivo una salvezza tranquilla per quest’anno per poi pensare ad un piazzamento nei Play Off l’anno prossimo. Bisogna dire che il compito dei calabresi, espugnare il fortino Pino Zaccheria, è a dir poco arduo ma comunque ogni partita può riservare sorprese.
Analizziamo le formazioni di queste due squadre
L’analisi della partita è ben sintetizzata dalle formazioni messe in campo dai due allenatori: un aggressivo 4-3-3 per il Foggia ed un cauto, ma non troppo, 3-5-1-1 per il Reggina 1914. Stroppa si affida tra i pali al super collaudato Guarna difeso da Rubin, Coletti, Martinelli e Loiacono con al centrocampo Deli, Vacca e Agnelli in grado di supportare Di Piazza, Mazzeo e Chirico. La risposta zemaniana comprende Sala tra i pali difeso da Gianola, De Vito e Kosnic con un muro quasi invalicabile formato dai cinque difensori Maesano, Romano, Botta, Knudsen e Cane con Bangu a supporto dell’unico attaccante Bianchimano.
Ed ora scopriamo come si è sviluppata la gara
La partita è stata presa in mano dal Foggia che ha praticamente dominato per il primo tempo ma la formazione messa in campo da Zeman è riuscita a bloccare ogni azione offensiva facendo terminare il primo tempo a reti inviolate. Il Foggia non riesce a portare in campo il suo calcio fatto di attacchi fulminei perché gli spazi sono tutti occupati ma al minuto cinquantasei l’esperienza di Mazzeo porta in vantaggio i satanelli fornendo un traversone irresistibile a Loiacono. Zeman cerca di correre ai ripari inserendo De Francesco e Leonetti rendendo il modulo amaranto più aggressivo ma nello stesso tempo in grado di difendersi dagli attacchi portati dai pugliesi ma il risultato rimane invariato. Una partita ben ragionata da entrambi gli allenatori ma il divario tra le due squadre si è fatto sentire. Il Foggia ha attaccato per portare a casa i tre punti mentre la Reggina si è difesa per guadagnarne uno. Comunque in Foggia-Reggina 1914 a vincere è stato il buon calcio ed il divertimento che da esso deriva.
Domenica si va a Fondi
La partita del prossimo turno sarà decisamente più impegnativa perché i satanelli dovranno vedersela col Fondi una squadra che potrebbe essere considerata quantomeno ostica anche se il suo stato di forma attuale non è dei migliori. Per i rossoneri l’unico risultato possibile rimane la vittoria anche perché il Lecce dovrebbe riuscire a guadagnare tre punti casalinghi contro il Messina con conseguente avvicinamento.