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Formula 1: la situazione di Sergey Sirotkin 

Il pilota russo è ora fermo a causa delle sanzioni applicate contro il suo Paese per l’attacco all’Ucraina; è stato nominato direttore esecutivo della Federazione auto russa, con la missione di rendere popolare nel loro paese questo sport

Da Formula 1 a Wec, all’esecutivo tanto discusso di Vladimir Putin, nel suo paese, la Russia: questa è la sorte dell’ex pilota Sergey Sirotkin, che è stato nominato direttore esecutivo della Federazione automobilistica del Paese. Lo ha confermato proprio lui stesso attraverso il suo profilo ufficiale Instagram, affermando che ha detto molte volte che la sua missione e dunque il suo obbiettivo è quello di rendere popolare il motorsport della sua Nazione. Da poco tempo è stato nominato Direttore esecutivo e crede fermamente che possano aprire una nuova era dei loro sport motoristici. Ad accompagnare il post, una foto mentre premia una giovanissima guida.

L’accademia di Kart a Mosca

Come ha scritto anche “The Race”, Sergey ha sostituito l’atro Sergey, Ivanov, nel ruolo e sta lavorando a fianco del Presidente della Federazione, Viktor Kiryanov; prima dell’incarico, cominciato ufficialmente dal primo di maggio, l‘obbiettivo dell’ex pilota era di concentrarsi sulla sua accademia di Kart a Mosca. Anche se il suo ex sponsor, Smp Racing, ha fatto sapere al sito che Sergey Sirotkin è stato vicino quest’anno ad un ritorno in pista, con l’obbiettivo di correre nel GT World Challenge contro Valentino Rossi, prima delle sanzioni imposte ai piloti della sua Nazione a seguito dell’attacco della Russia all’Ucraina.

Sergey non ha accettato queste regole

Il dover competere con bandiera neutrale e accettare queste regole imposte, hanno rappresentato delle norme non accettate da Sergey, che ha deciso di non correre, così come ha fatto dal collega connazionale, Daniil Kvyat, nel rinunciare al posto da titolare nel Mondiale Wec con G-Drive Racing. Ex collaudatore di Sauber e Renault nelle libere di diversi GP tra 2014,2016 e 2017, nel 2018 Sirotkin è stato ingaggiato dalla Williams come pilota titolare, chiudendo però ultimo riguardo la classifica con solo un punto in campionato alla guida della FW41, il decimo posto nel GP di Monza, venendo dunque sostituito da Robert Kubica a fine stagione. Tornato a fare il collaudatore per McLaren e Renault, nel 2019, l’ex pilota ha poi corso nel Mondiale Endurance con Spm Racing, strappando un quarto posto alla 6 Ore di Spa. Il nativo di Mosca non ha ottenuto grandi successi nella sua carriera agonistica: i migliori risalgono alla GP2. Sebbene abbia soltanto 26 anni, Sergey sembra aver accantonato la carriera da pilota a favore di questo ruolo politico; ha vissuto la sua unica stagione di Formula1 come pilota titolare alla Williams, accompagnato da Lance Stroll. Qui puoi leggere un articolo che spiega il clamoroso successo dell’Olio di CBD.

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