Diminuisce il valore aggiunto realizzato dalle imprese industriali e dei servizi al Sud, e la Puglia resta fanalino di coda per produttività del lavoro. In Capitanata a perdere di più sono ancora i Servizi (23%) e l’agricoltura (65%)
“Il valore competitivo di un’azienda risiede nelle risorse umane. Serve un cambio di passo sul fronte delle pianificazioni delle risorse, limitando i rischi di lasciarsi sfuggire finanziamenti comunitari destinati ai settori chiave per lo sviluppo del nostro territorio. Territorio, quello della Capitanata, che più di tutti fa registrare cifre da capogiro sul piano della disoccupazione e della produttività”. Così il Segretario generale dell’Ugl Foggia, Gabriele Taranto, commenta i dati diffusi dall’Istat a dicembre, aggiungendo che “i tagli al personale restano ancora strategia privilegiata dalle politiche di management. Stesso dicasi sulla scarsa applicazione dela sentenza della Corte Costituzionale, che obbliga al rinnovo dei contratti pubblici”.
“E’ necessario invertire la tendenza ai tagli tout court consumati sempre sulla pelle dei lavoratori. Prendere atto che c’è una ripresa in corso in Italia”, prosegue il Segretario, “non deve spingere a camminare con gli occhi semichiusi ignorando, che l’aumento medio della disoccupazione provinciale, in un anno, è stato del 7,6%, con Foggia e San Severo a guidare la classifica per numero di disoccupati, rispettivamente al 23,4% e 20,33%. Stando agli ultimissimi dati trasmessi dai Centri provinciali per l’impiego, rispetto ad ottobre 2014 è stato rilevato un decremento dei rapporti attivati del 9,4%. Anche per i lavoratori assunti si registra una diminuzione del 9%”.
Ma per il sindacalista, “diminuisce soprattutto il valore aggiunto realizzato dalle imprese industriali e dei servizi al Sud, con una progressiva diminuzione del numero di addetti, e la Puglia che resta fanalino di coda per produttività del lavoro. In Capitanata a perdere di più sono ancora i Servizi (23%) e l’agricoltura (65%)”.
Fa notare inoltre il Segretario, a margine della pubblicazione Istat del 9 dicembre 2015 sulla ‘Struttura e competitività delle imprese‘, che “sia pure in controtendenza aumenti lievemente la produttività nominale del lavoro, a questa però non segue un aumento della spesa per gli investimenti. Vuol dire oltretutto, che più di un passaggio non funziona nella filiera dell’utilizzo dei fondi previsti dai piani di sviluppo europei con conseguenti ricadute occupazionali”.
“Utilizzo concreto, efficace e mirato, dunque, su infrastrutture, servizi ed agricoltura. Come Segreteria dell’Unione Generale del Lavoro proseguiamo nell’attenzionare i vantaggi competitivi espressi da una strategia più equilibrata nella gestione degli appalti, nel rispetto di norme di legge già esistenti come quella sulla ‘clausola sociale’, per esempio. E’ importante”, continua Gabriele Taranto, “non trascurare, e stimolare la condivisione di esperienze e studi attraverso l’incontro e il confronto costruttivo con i vari livelli istituzionali ed aziendali, provando a ricucire gli strappi creati con le diverse realtà lavorative”.
“Proprio attraverso l’iniziativa federale dell’Ugl, ‘Sud Act-Nove proposte per il Mezzogiorno’, abbiamo voluto dare un segnale concreto e fattivo in vista dei futuri scenari occupazionali, partendo proprio dalla necessità di ricalibrare le politiche del lavoro, e cercando di ridefinire i parametri di riferimento legislativi, oggi a disposizione”.
Gabriele Taranto, Segretario generale Ugl Foggia