Il delitto di Apricena avvenuto nel 2017 sembra che ha una svolta, infatti è stata fatta una eccellente operazione di opposizione alla delinquenza organizzata nella provincia di Foggia, riguardo al disumano quadruplice omicidio compiuto nei campi di Apricena, accanto alla vecchia stazione autoferrotranviaria di San Marco in Lamis.
La Direzione Distrettuale Antimafia ha emesso un’ordinanza per i due indiziati C. G., e P. L
Tutte le Forze dell’Ordine di Foggia con la collaborazione del Reparto Crimini Violenti del Ros di Roma, e con l’appoggio della Compagnia di Barletta, hanno realizzato nei confronti di due indiziati, C. G., e P. L., ambedue di Manfredonia, un’ordinanza cautelare emessa dal GIP di Bari su richiesta dalla Direzione Distrettuale Antimafia.
Il primo è incriminato di complicità nel quadruplice omicidio di possesso e porto di armi adoperate per gli omicidi, mentre ambedue sono accusati di possesso di armi.
Gruppo di magistrati della D.D.A. di Bari per le indagini del delitto di Apricena
Le indagini sono state assegnate ad un gruppo di magistrati della D.D.A. di Bari e anche ad alcuni organi dell’Arma dei Carabinieri, che hanno seguito varie strade per investigare in modo giusto.
Le ricerche iniziate dai Militare dell’Arma di Foggia e dal ROS, sono state difficili, ma alla fine il lavoro degli uomini della Legge è giunto ad una conclusione molto importante cioè, i Carabinieri hanno potuto dimostrare che il delinquente C., nei giorni prima della strage, aveva controllato le abitudini dell’obbiettivo fondamentale, R. M. L., ed il giorno dell’omicidio l’assassino ha prima pedinato, per poi ammazzare la vittima.
Tanti nuovi indizi incriminano gli assassini
Tantissimi sono oggi gli indizi che incriminano sempre di più gli assassini, assassini che sono stati ripresi dalle varie telecamere collocate nella zona, mentre si muovevano in modo ambiguo.
Ulteriori, dati che colpevolizzano gli indagati sono stati acquisiti, della DDA di Bari.
L’uomo M. C., il 12 ottobre 2017, si presentò alla polizia olandese con un legale e si costituì, sostenendo di aver ucciso, proprio, T. S., di cui face subito ritrovare il cadavere, nascosto in una valigia all’interno di una automobile.
Processo in Italia per il delitto di Apricena
Oggi le autorità olandesi, hanno accettato la richiesta di trasferimento in Italia delle persone incriminate, quindi il processo si farà in territorio italiano.
La collaborazioni di tanti reparti, la grande intesa fra le varie Forze dell’Ordine, le operazione coordinate di vari magistrati, l’aiuto della tecnologia, che ha avuto anch’esso un grande contributo per le ricerche, hanno fatto finalmente muore le acque, con la conseguenza che l’omertà, da sempre viva nel nostro territorio, sia sconfitta.