Il Consiglio Nazionale Ingegneri (CNI), magistratura di secondo livello e di fatto organismo italiano di rappresentanza istituzionale degli interessi rilevanti della categoria professionale degli Ingegneri, ha eletto i suoi nuovi consiglieri, tra cui l’attuale Presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Bari, Angelo Domenico Perrini.
“Questa mia elezione a consigliere del CNI – dichiara l’ing. Perrini -, oltre che un successo personale, rappresenta un grande successo del Consiglio dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Bari che ho avuto l’onore di rappresentare dal 2009 ad oggi, succedendo nell’incarico al prof. Giovanni Fuzio, cui va riconosciuto il merito di aver ridato grande credibilità ad un organismo che ha avuto fin dal periodo di sua presidenza, propri rappresentanti nelle più importanti ed incisive commissioni del CNI, ed ora finalmente potrà vantare un proprio rappresentante nella massima assise”.
Lo stesso ing. Perrini, che dal 2013 è rappresentante del CNI all’interno del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, a proposito delle sue aspettative e del suo impegno, dichiara: “Pur con un senso di malinconia nell’abbandonare il Consiglio di Bari cui ho dedicato oltre tre lustri della mia vita, prima come Consigliere, poi come Segretario, infine come Presidente, accolgo con grande entusiasmo questa nuova sfida al servizio della crescita della professione.
Una professione, quella dell’ingegnere che si è evoluta nel tempo e che oggi, per le accresciute cognizioni scientifiche e per la pluralità di specializzazioni, non può che svolgersi attraverso una offerta di prestazioni integrate frutto di una pluralità di competenze garantite tramite società tra professionisti o raggruppamenti temporanei.
Ne è conseguito l’abbandono del ruolo dell’ingegnere tuttologo ed emerge la necessità di far crescere nella società civile la consapevolezza del ricorso non all'”ingegnere” ma all’ingegnere specialista scelto in relazione alla problematica da affrontare e da risolvere.
Un confronto sempre più serrato occorrerà portare avanti con la classe politica ed imprenditoriale affinché venga finalmente realizzata quella semplificazione normativa, intesa e come chiarezza legislativa e come snellezza delle procedure, indispensabili alla modernizzazione del Paese. In un momento storico in cui è sotto gli occhi di tutti la fragilità di un territorio e di un costruito straordinariamente belli ma anche straordinariamente esposti, l’ingegnere è fondamentale non solo per la progettazione degli interventi ma anche per la programmazione e per la definizione delle risorse necessarie”.
“Mi auguro – continua Perrini – di poter portare in Consiglio le esigenze ed i problemi di un territorio, il nostro, che sconta non solo i problemi legati alla crisi economica generale ma anche quelli derivanti da carenze strutturali nel tempo addirittura incrementate, le quali finiscono per complicare anche l’esercizio della professione ed in particolare della libera professione.
Il reddito medio dei liberi professionisti si è più che dimezzato in questi ultimi anni; la situazione, estremamente preoccupante per i giovani, non risparmia neanche i professionisti affermati.
Il lavoro deve essere l’obbiettivo principale da perseguire per il nuovo Consiglio Nazionale; è in cima al programma che il gruppo degli eletti si è proposto di realizzare. In tale direzione porrò il massimo impegno lavorando, insieme ai colleghi del Consiglio, anche per ottenere finalmente da parte della Comunità Europea una Direttiva Ingegneria, che consenta la libera circolazione e l’apertura del mercato nei paesi extra CEE del Mediterraneo”.
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