Il fotografo foggiano è tra i 30 docenti Fiaf in Italia e a Casarano racconterà la sua filosofia fotografica
Nato a Troia nel ’49, laureato in Matematica, Filomeno Mottola si interessa di fotografia dal 1962, partecipando con successo a diversi concorsi fotografici, esponendo opere in Italia e all’estero e ricevendo notevoli riconoscimenti. Oggi risiede a Foggia ma gira l’Italia, essendo uno tra i 30 docenti FIAF-Federazione Italiana Associazioni Fotografiche, in tutto il territorio nazionale.
Esporrà in provincia di Lecce, presso il Palazzo Municipale di Casarano, dal 18 al 30 giugno prossimi, circa 40 dei suoi variegati scatti, in una personale dal titolo: ʻImmagine e pensieroʼ, invitato dall’associazione culturale Photosintesi, punto di riferimento nel Salento per gli appassionati dellʼobiettivo. Nellʼoccasione, svolgerà anche un workshop dedicato al linguaggio della fotografia, con particolare riferimento alla composizione dell’immagine, nel weekend del 18 e 19 giugno.
Nulla è improvvisato, dietro a tutti gli scatti del fotografo Mottola non c’è solo tecnica, non c’è solo immagine, ma anche pensiero, studio e tanta passione che riesce a scovare la profondità anche nelle scelte più semplici.
Filomeno Mottola ha lavorato per diversi anni in un istituto di credito, scegliendo poi di abbandonare questa attività per dedicarsi a insegnare un’altra grande passione: l’analisi matematica. Di questa doppia anima, di matematico e artista, la sua filosofia fotografica è piena. “Le opere impossibili di Escher, le letture di portfolio in congressi Fiaf, il confronto con altri autori – spiega egli stesso – mi hanno indirizzato allo studio e alla cultura della Fotografia come linguaggio e arte”.
Come docente FIAF, fa parte del Di.D./Dipartimento Didattica e si interessa al linguaggio fotografico, con particolare attenzione alla comunicazione visiva, anche dal punto di vista della psicoanalisi e della psicopatologia fotografica. È socio onorario del circolo ʻManfredonia Fotograficaʼ, è stato Presidente del Foto Cine Club di Foggia per circa un decennio ed è tuttora giurato in vari concorsi fotografici nazionali e internazionali. Le sue recensioni su lavori fotografici e i suoi studi critici sono apparsi su periodici specializzati come ʻFotoit’ (rivista ufficiale della FIAF) e ʻImage sans Frontiere’, rivista europea con cui ha collaborato per diverso tempo. “Ho cominciato a scattare con una vecchia macchinetta tedesca trovata in casa – racconta – e oggi la mia ricerca mi porta alla sperimentazione. Con il passaggio dall’analogico al digitale ho iniziato a rivisitare il mio punto di vista e oggi reinterpreto le immagini che vedo, con una sintesi visiva che finisce per materializzare un’idea, la mia idea. Dietro le mie foto ci sono la filosofia, la religione, le arti matematiche, le oscillazioni elettromagnetiche, la geometria”.
Insignito dell’onorificenza A.F.I.-Artista della Fotografia Italiana nel 1999 e della targa ʻEzio Orsi’ nel 2005, il fotografo foggiano è autore del volume ʻBianco e Nero’ e attualmente dirige corsi di fotografia e workshop a vari livelli, cura e allestisce mostre di diversa natura, fra cui ultima quella del Maestro Alfredo Bortoluzzi dedicata al Bauhaus di Weimar, per conto della Fondazione Banca del Monte ʻSiniscalco Ceci’ di Foggia.