È notizia di qualche giorno fa l’affidamento dei lavori di manutenzione delle pavimentazioni e della relativa segnaletica orizzontale lungo alcune strade statali in provincia di Foggia, per un importo di cinque milioni di euro. L’investimento riguarda un appalto di durata triennale che rientra in un più ampio programma di manutenzione sulle pavimentazioni della rete stradale Anas in Puglia
“Indubbia è l’importanza del miglioramento degli standard di sicurezza sulle nostre strade ma, al di là delle buche, l’attenzione che andrebbe riservata alla mobilità della Capitanata è ben più ampia”: questo il commento del candidato alle prossime provinciali Pasquale Cataneo, presidente della Commissione Ambiente e Territorio del Comune di Foggia, che ancora una volta ricorda come l’attenzione delle istituzioni, in primis della Regione Puglia, al nostro territorio possa essere di livello ben diverso rispetto al 3% degli investimenti inizialmente previsti in infrastrutture nell’ambito del Patto per la Puglia per la Capitanata, proprio per i cittadini che votano e pagano le tasse e che diventano gli ultimi ingranaggi di scelte operate nei Palazzi della politica, con scarsa attenzione ai territori e a chi li abita.
Il riferimento di Cataneo è, inevitabilmente, alle logiche di distribuzione delle risorse del Patto per il Sud, sulle quali dichiara: “Gli interventi a favore della mobilità sostenibile in Capitanata rappresentano un’importante opportunità per migliorare la qualità della vita dei cittadini, secondo una visione strategica delle infrastrutture di Trasporto e Logistica, già presente nell’allegato del MIT al Documento economico finanziario 2016. Vanno valorizzate le strutture esistenti, non è questione di casacche né di territorialità – ribadisce Cataneo – ma ricordiamo che i Comuni e le parti sociali della provincia di Foggia hanno un’idea di sviluppo chiara, espressa già nei due strumenti di programmazione di Area Vasta Capitanata 2020 e Monti Dauni. Ciò che è contraddittorio sono le scelte della Regione che ha dato una validazione a doppio senso: da una parte si finanzia la piattaforma intermodale in zona ASI all’Incoronata, con la presenza di un nuovo casello autostradale per spostare quote di traffico dalla strada alla ferrovia, e poi si ’rafforza’ la Tangenziale di Foggia – che non ha mai dato grossi problemi di traffico – lasciando per strada, è il caso di dirlo, la SSV del Gargano ed la SR1 dei Monti Dauni”.
In tale ottica il consigliere evidenzia, poi, l’utilità del completamento infrastrutturale del Terminal intermodale di Foggia, per la parte progettuale del treno-tram in ambito urbano, per l’utilizzo di una modalità di trasporto pubblico a minor impatto ambientale. Per il nodo intermodale foggiano, è stato lo stesso Cataneo a presentare come primo firmatario in Consiglio comunale la mozione per l’intitolazione all’On. Vincenzo Russo, proponendo anche lo spostamento della locomotiva dalla Villa Comunale e la contestuale collocazione del monumento per le vittime dei Bombardamenti del 1943 in piazzale Vittorio Veneto.
La stessa discutibile incompleta programmazione si manifesta poi anche sulla questione del treno-tram da Foggia a Manfredonia, con la penetrazione urbana solo nella città sipontina e non in quella di Foggia, anch’essa invece già programmata e validata pure dal PRT della Regione Puglia.
“Perché non sono state completate scelte precedenti che andavano in tale direzione ed erano più coerenti rispetto alle indicazioni previste nell’attuale Masterplan del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti? – si chiede Cataneo – O finiremo col rivedere la stessa soap opera, dell’Aeroporto Gino Lisa story, in scena da ben 5 anni. Siamo coerenti: ciò sui cui la Capitanata deve investire è una maggiore accessibilità territoriale, attraverso il trasporto sostenibile e l’intermodalità, per le quali la Regione Puglia non può che mostrare coerenza con i progetti avviati”.