Link Foggia su querele ai giornali
Apprendiamo a mezzo stampa che a seguito della seduta del Consiglio d’amministrazione dell’Università degli Studi di Foggia del 29/11/2017, il nostro ateneo ha incaricato un legale di agire contro il quotidiano L’Attacco per aver intrapreso, a detta del Rettore, una campagna denigratoria contro l’università.
Sarebbe una consueta storia foggiana di accuse incrociate, non fosse per due dettagli non da poco: la campagna “denigratoria” del quotidiano aveva ad oggetto esposti regolarmente presentati in procura, con conseguente apertura Delle indagini, e non semplici illazioni, quindi la stessa querela risulta piuttosto frettolosa, visto che la magistratura non si è ancora espressa. Ma, cosa più grave, il cda ha approvato all’unanimità la proposta del rettore. Ciò significa che tutti i presenti si sono espressi a favore del conferimento dell’incarico al legale e quindi a favore della querela ad un giornale. Tutti, compresi, immaginiamo, i due rappresentanti studenteschi dell’associazione Area Nuova (così riporta, fra l’altro, la stampa nazionale) nel Consiglio di Amministrazione: Blerim Xheladini e Francesca Romana Cicolella. Rappresentanti membri della più rappresentativa associazione studentesca della nostra università, che si fa vanto di apartiticitá e di essere dalla parte degli studenti. Associazione che, appena una settimana prima della seduta incriminata,ha promosso un interessante seminario nella facoltà di giurisprudenza, avente ad oggetto il tema sempreverde della libertà di stampa, che includeva il riconoscimento di 5 crediti per l’ordine dei Giornalisti. Associazione che non si è mai espressa, fra un torneo di calcetto e un venerdì universitario, sulle indagini in corso d’opera, e che dal 29 ad oggi non ha commentato in merito alla faccenda, né ha rettificato in merito a quanto riportato dalla stampa. Come studenti, non possiamo far altro che esprimere la nostra solidarietà e chiedere scusa al quotidiano L’Attacco e a tutti gli altri organi di stampa eventualmente coinvolti per la scelta dei nostri rappresentanti, nella speranza che le azioni legali autorizzate dai nostri colleghi del Consiglio di Amministrazione non si rivelino una spesa eccessiva per le casse dell’ateneo e che la magistratura possa espletare serenamente il proprio lavoro di indagine.