I derivati della cannabis, hashish e marijuana, sono considerati sostanze stupefacenti e, di conseguenza, le normative italiane ne proibiscono il consumo e la produzione, sia domestica che agricola. Con l’entrata in vigore della legge n. 242 del 2016, però, la situazione è leggermente cambiata: la norma, il cui obiettivo è promuovere lo sviluppo di una filiera della canapa sativa, consente l’utilizzo alimentare delle parti della pianta, a patto che il contenuto di THC (il principio attivo che rende psicotrope le sostanze derivate dalla canapa) non superi i 2 mg per kg, in base a quanto stabilito dal Ministero della Salute.
Il, seppur esiguo, margine di tolleranza introdotto dalla legge di cui sopra, ha alimentato il mercato della marijuana ‘light’, definizione informale applicata ai derivati della canapa caratterizzati da una concentrazione di THC inferiore o pari ai limiti consentiti dalla normativa di riferimento. Tra questi vi è la Northern Lights: di seguito, vediamo di cosa si tratta e quali sono le principali caratteristiche che la contraddistinguono.
Le origini della Northern Lights
L’origine della Northern Lights (NL), tra le varietà più celebri al mondo, non è nota con certezza, come quella di buona parte delle strain (‘specie’) attualmente sul mercato. Si tratta di una varietà ibrida che potrebbe essere il risultato dell’ibridazione di ben undici semi differenti; tra le specie che avrebbero contribuito a creare la genetica della Northern Light ci sarebbe una varietà di indica di origine afghana ma è probabile che le piante originarie avessero anche genetica thailandese. Quel che è certo è che nel 1985, dal processo di ibridazioni sono stati ricavati tre fenotipi principali, di cui due sono utilizzate per gli incroci.
Le caratteristiche
Le piante di Northers Lights sono in grado di svilupparsi notevolmente in altezza; gli esemplari femminizzati coltivati all’interno può superare il metro e mezzo mentre se messa a dimora all’esterno può crescere fino a due metri. La fioritura completa si registra dopo 8 o 9 settimane, quando la pianta produce delle floride infiorescenze (di colore verde pallido) ricoperte di resina.
Per quanto concerne le caratteristiche aromatiche, la Northern Lights si distingue per i sentori particolarmente intensi e le forti note olfattive. La versione contenente THC è considerata, a tutti gli effetti una sostanza stupefacente, benché gli effetti principali siano quelli di un profondo rilassamento fisico (molto, poi, varia in base alle prerogative fisiologiche individuali). Della NL esistono anche versioni ‘light’, e quindi legali, ricavate dalla canapa sativa, come prevedono le norme vigenti. Questo tipo di prodotto, che contiene concentrazioni minime di tetracannabinolo, può essere reperito presso i negozi fisici specializzati oppure online, attraverso portali autorizzati come Prodotti Cannabis. È importante, quando si sceglie di acquistare prodotti di questo genere, rivolgersi solo ed esclusivamente a canali trasparenti e a soggetti certificati, non solo per evitare problemi di natura legale ma anche per avere le opportune garanzie in termini di qualità e sicurezza del prodotto.
Gli effetti della Northern Lights
Gli effetti derivanti dall’assunzione di questo tipo di sostanze dipende, come già accennato, dalla predisposizione del singolo individuo. Essi possono risultare più o meno intensi in relazione alla tolleranza fisiologica che varia, anche sensibilmente, da persona a persona. La versione ‘light’, ossia legale, della Northern Lights si caratterizza per le intense note aromatiche e per i blandi effetti rilassanti. Per questo, può essere utilizzato da chi ha problemi di insonnia o di ansia oppure soffre di dolori muscolari, oltre da chi ha bisogno di alleviare lo stress. Naturalmente, sostanze del genere non costituiscono in alcun modo un’alternativa ai presidi medici ed è consigliabile non abusarne né farne un uso improprio.
