La magrezza è diventata un’ossessione contagiosa nella cultura contemporanea. Sempre più spesso si sente parlare d’anoressia. Questa parola ricorre su giornali e telegiornali, soprattutto, quando muore qualche giovanissima modella, che per mantenere una linea fisica “perfetta”, cade vittima di questa subdola patologia psichica. La cosa che mi inorridisce di più è la presenza sul web di centinaia di siti e forum a favore dell’anoressia (o come “loro” dicono: pro-ana) nei quali questa malattia viene considerata uno stile di vita, una filosofia, la nuova religione della magrezza con tanto di “comandamenti” da seguire alla lettera.
Che cos’è l’Anoressia?
L’ Anoressia Nervosa è un disturbo dell’alimentazione che si manifesta, più frequentemente, nel sesso femminile (colpisce tra lo 0.5 e il 3.7 per cento delle donne), nella prima adolescenza (tra i 14 ed i 18 anni).
Chi soffre di Anoressia percepisce in modo distorto l’aspetto fisico ed il peso corporeo, i quali influenzano fortemente i livelli di autostima.
La perdita di peso viene considerata come una importante conquista, mentre l’aumento ponderale come un inaccettabile fallimento.
Tipicamente i soggetti con questo disturbo non si rendono conto del loro stato di denutrizione e delle gravi conseguenze che questo comporta sul piano della loro salute fisica.
Le principali caratteristiche dell’Anoressia Nervosa sono le seguenti:
- Rifiuto di mantenere il peso corporeo al di sopra o al peso minimo normale per età e statura (peso corporeo al di sotto dell’85% rispetto a quanto previsto)
- Paura intensa di acquistare peso, anche quando si è sottopeso
- Alterazione nel modo in cui il soggetto vive il peso o la forma del corpo, o eccessiva influenza del peso e della forma del corpo sui livelli di autostima
- Amenorrea, cioè assenza di almeno tre cicli mestruali consecutivi (nelle donne dopo il menarca)
Si distinguono due sottotipi di Anoressia Nervosa:
- con restrizioni, forma in cui non sono presenti regolarmente abbuffate o condotte di eliminazione
- con abbuffate/condotte di eliminazione, forma in cui sono presenti regolarmente abbuffate o condotte di eliminazione (per es. vomito autoindotto, abuso di lassativi e/o diuretici, ecc.).
Il trattamento di elezione per l’anoressia
Il trattamento di elezione per la cura dell’anoressia nervosa, come per gli altri disturbi alimentari, prevede un lavoro congiunto da parte di più figure specialistiche che lavorano in équipe: il dietista-nutrizionista, lo psicoterapeuta cognitivo-comportamentale e lo psichiatra.
La Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale mira a modificare l’idea che il peso e le forme corporee costituiscono l’unico o il principale fattore in base al quale stimare il proprio valore personale. Lo scopo di questo tipo di trattamento è quello di aiutare chi soffre di un disturbo dell’alimentazione a imparare a gestire il proprio sintomo, a sostituirlo con comportamenti più adeguati e soddisfacenti e a identificare e modificare alcune modalità di pensiero problematiche che favoriscono il mantenimento della patologia alimentare.
Se soffri di anoressia, chiedi aiuto perchè ricorda “Si vive una volta sola. Ma se lo fai bene, una volta è abbastanza.” Joe E.Williams
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