Lunedì 12 dibattito sui fatti che posero la Città al centro di un cambiamento epocale
Nel 1946, mentre i pugliesi votarono Monarchia, i sanseveresi scelsero la Repubblica. In tre mesi si votò per Comune, Referendum e Costituente con grande partecipazione.
SAN SEVERO (Fg) – In più di un’occasione, nella sua lunga storia, San Severo è stata una città che si è distinta rispetto alle altre. E’ quanto accadde 70 anni fa, il 2 e il 3 giugno 1946, quando gli italiani (e per la prima volta anche le donne) furono chiamati alle urne per scegliere tra Monarchia e Repubblica e per eleggere l’Assemblea Costituente. Mentre in Puglia prevalse l’opzione monarchica, scelta dal 67,3% complessivo degli elettori pugliesi, San Severo scelse la Repubblica al quale furono tributate 11.782 preferenze, pari al 53,6%, contro i 10.171 voti (46,4%) accordati alla Monarchia. I sanseveresi si recarono massicciamente alle urne: espressero il loro voto 22.313 cittadini, 11.631 donne e 10.862 uomini, con una partecipazione del 93,43% mai più eguagliata in città. “1946, un anno indimenticabile: San Severo al voto per il Comune, il Referendum e la Costituente”, è questo il tema al centro del dibattito che si terrà lunedì 12 settembre 2016, alle 18.30, nella sala convegni di via Sant’Onofrio, in piazza Carmine a San Severo. L’incontro è organizzato dallo Spi Cgil provinciale, Auser San Severo e ANPI Associazione Nazionale Partigiani d’Italia della Capitanata. L’evento rientra nell’ambito delle iniziative di “Generazioni a confronto: per una memoria condivisa di Storia e Costituzione”. A introdurre i temi della serata ci sarà Franco Persiano, segretario provinciale Spi Cgil Foggia. A raccontare quanto accadde a San Severo nel 1946 ci saranno Michele Galante, presidente provinciale ANPI Foggia, già Deputato della Repubblica, autore di numerosi libri sulla storia della Capitanata, e Michele Monaco, insegnante, a lungo impegnato in politica e cultore di storia locale. Da aprile a giugno, in tre mesi, nel 1946 San Severo fu dapprima chiamata a eleggere i suoi rappresentanti al Comune, con un voto che portò alla formazione di una giunta comunista-democristiana (sindaco Emilio Amoroso, del PCI), poi si gettò con totale coinvolgimento sul Referendum istituzionale e l’elezione della Costituente, portando nell’Assemblea i sanseveresi Luigi Allegato (PCI) e Raffaele Recca (DC). Al Referendum istituzionale, il risultato sanseverese fu in controtendenza sia rispetto a quello di Foggia città che al dato complessivo della Capitanata, poiché la provincia accordò 153.913 voti alla Monarchia e 129.538 alla Repubblica. La scelta repubblicana prevalse anche a Orsara, Cerignola, San Marco in Lamis, San Nicandro Garganico e, in maniera meno netta, in altri centri. Dello straordinario significato di quei giorni si discuterà lunedì 12 settembre 2016, alle 18.30, nella sala convegni di via Sant’Onofrio, in piazza Carmine a San Severo.