È abitudine piuttosto diffusa, specie al Sud, stendere il bucato ad asciugare su terrazze e balconi, servendosi di stenditoi ‘sporgenti’, durante le belle giornate di sole che caratterizzano la tarda primavera e quasi tutta l’estate. In realtà, in alcuni casi, esporre biancheria, tappeti e simili all’esterno della propria abitazione non sempre è possibile, principalmente per motivi legati al decoro urbano. Le amministrazioni comunali, infatti, di solito regolamentano questo aspetto attraverso specifici atti normativi. In tal senso, il Comune di Foggia non fa eccezione: di seguito, vediamo quali sono le disposizioni contenute nel Regolamento di Polizia Municipale in merito alla possibilità di stendere il bucato all’esterno delle abitazioni.
Cosa dice il Regolamento di Polizia Urbana e Rurale di Foggia
L’articolo 29 del Regolamento di Polizia Urbana e Rurale di Foggia (“Battitura – spazzolatura ed esposizione di panni”) stabilisce che è “vietato esporre, distendere o appendere per qualsiasi motivo alla vista del pubblico biancheria, tappeti, tessuti e simili fuori dalle finestre, sui terrazzi, balconi, ecc. prospicienti vie pubbliche e luoghi aperti al pubblico”.
Queste disposizioni sono contenute nel Titolo III, quello riguardante anche il “decoro cittadino”. Provvedimenti di questo tipo sono piuttosto comuni e, com’è facile intuire, sono mirati a preservare il decoro urbano ed architettonico nell’ambito del territorio comunale. Per questo, il divieto riguarda, in sostanza, le case che insistono su strada o su aree liberamente accessibili al pubblico.
In aggiunta, in base a quanto disposto dal medesimo articolo, è “vietato scuotere, battere o spazzolare tappeti, panni e simili dalle finestre e balconi di case prospicienti sulle vie e piazze pubbliche”, in quanto tali operazioni sono consentite soltanto “nei terrazzi delle abitazioni, entro il recinto del parapetto od anche nei cortili non aperti al pubblico transito”.
Di conseguenza, stendere il bucato su terrazzi e balconi non è vietato in senso assoluto ma soltanto laddove il bucato sarebbe visibile al pubblico. Chi dispone di spazi interni, quindi, può sfruttarli liberamente per far asciugare il proprio bucato. Naturalmente, chi vive all’interno di un condominio o di un complesso residenziale, deve rispettare non soltanto le norme municipali ma anche le regole contenute all’interno del regolamento condominiale. In genere, vengono individuate determinate fasce orarie per la stenditura del bucato oppure, in alternativa, si dispone l’utilizzo di un’area comune (generalmente si tratta di un cortile interno o un’altro spazio non visibile dalla strada).
Gli stendibiancheria da parete: una valida alternativa
Chi non può disporre di balconi e finestre ‘interni’, o non ha un’area adibita all’asciugatura all’aperto del bucato, di solito utilizza gli stendini pieghevoli o quelli a colonna. Si tratta di accessori molto economici ma, al contempo, piuttosto ingombranti e non troppo pratici.
Una valida alternativa è rappresentata dagli stendibiancheria fissi, che possono essere installati a parete oppure fissati al soffitto. Supporti di questo tipo consentono di utilizzare spazi e superfici che, altrimenti, resterebbero inutilizzati come, ad esempio, una parete del bagno, dell’antibagno o del locale lavanderia. Anche per questo, sono ormai piuttosto diffusi; non a caso, è possibile trovare questi stendibiancheria in vendita online su un e-commerce specializzato come Stendinik, oppure nei negozi che vendono articoli per la casa.
Gli stendibiancheria da parete hanno dimensioni variabili; le aste di supporto per il bucato hanno una lunghezza che va da 150 a 200 cm, adattandosi così a esigenze pratiche di vario tipo. Le aste vengono manovrate mediante un semplice meccanismo a corda, così che possano essere facilmente alzate ed abbassate per stendere e ritirare il bucato. Questo tipo di stendibiancheria può essere installato sia all’interno che all’esterno della casa (dove consentito), in quanto è in grado di resistere anche alle intemperie ed agli agenti atmosferici.