“Diosanto non potrai continuare tutta la vita ad andare avanti e indietro come uno scemo… Tu non sei scemo, tu sei grande, e il mondo è lì, c’è solo quella fottuta scaletta da scendere, cosa sarà mai, qualche stupido gradino, cristo, c’è tutto alla fine di quei gradini, tutto. Novecento…perché non scendi?”
Si potrebbe sintetizzare con questa frase la storia di “Danny Boodman T.D. Lemmon Novecento”, il pianista, nato sul piroscafo Virginian, che incantava i passeggeri in viaggio tra l’Europa e l’America. Oppure no. Novecento su quella nave aveva trovato tutta “la terra” di cui aveva bisogno, pur non avendola mai vissuta in prima persona. “Negli occhi di qualcuno, nelle parole di qualcuno, lui, quell’aria l’aveva respirata davvero. A modo suo, ma davvero. Il mondo, magari, non l’aveva visto mai. Ma erano 27 anni che il mondo passava su quella nave, ed erano 27 anni che lui, su quella nave lo spiava. E gli rubava l’anima.” Lo spettacolo vuole risvegliare ed entrare in contatto con il Novecento che c’è in tutti noi: l’amicizia, l’amore negli occhi di una donna, la paura di vivere oltre l’usuale, di rischiare per ottenere qualcosa di meglio e la paura di superarle, quelle paure. Una storia scritta per essere recitata. Una storia che parla di musica. Una storia che ascolterete cullati dalle parole e dalle note, quasi all’unisono. Un’atmosfera che sa di fiabesco, ma dannatamente umana. Una storia che vale la pena di “vivere”.
12 Febbraio 2017 – Teatro U. Giordano
Cyrano, l’ombra del mio naso
tratto da “Cyrano de Bergerac” di E. Rostand
con Roberto Galano, Giuseppe Rascio, Maggie Salice, Christian di Furia
musiche Christian di Furia
regia Roberto Galano
Salir, anche non alto, ma salir senza aiuto! E’ forse questa la frase da cui nasce la voglia di raccontare una storia tra le più conosciute del teatro ma che ancora nasconde, tra le sue righe, i sentimenti più istintivi dell’uomo. Io lo so che alla fine sarò da voi disfatto; ma non importa: io mi batto, io mi batto…. Mi batto! La storia di Cyrano è una simbolica epopea, che arriva ai giorni nostri inalterata dal logorio del tempo e carica dei significati attribuitigli dallo stesso autore e di quelli acquisiti durante gli oltre cent’anni di vita. Cyrano de Bergerac è vivo, quasi a ribellarsi alla fine drammaturgica che Rostand decise per il suo personaggio, ha ancora qualcosa da dire nel nuovo millennio, epoca impregnata di abusi di potere, soprusi, ingiustizie e meschinità di fronte ai quali l’indignazione e il coraggio di un uomo si erge a simbolo, invincibile e deciso contro di essi, ma vulnerabile e insicuro quando affronta sentimenti puri e semplici, teneri e dolorosi come solo l’amore può essere.
12 Marzo 2017 – Teatro U. Giordano
Voci nella Notte. Talk Radio
liberamente tratto da “Talk radio” di O. Stone
regia Roberto Galano
Un cinico e crudele padrone di casa di uno show radiofonico serale, molto seguito nella sua città. E’ un provocatore ruvido e rabbioso, non fa niente per essere amato, né dagli ascoltatori né nel privato, e man mano che la sua fama cresce lui alza il tiro per colpire il maggior numero possibile di bersagli: dai moralisti ai razzisti, dagli omofobi ai simpatizzanti dell’estrema destra xenofoba, e non risparmia insulti ed umiliazioni a nessuno. Inevitabilmente l’odio ed il disprezzo verso il conduttore crescono proporzionalmente alla fama del programma e la notte prima di andare in onda in diretta nazionale. Talk Radio si svolge per la maggior parte all’interno di uno studio radiofonico, dove nel corso della trasmissione notturna la tensione e il senso di minaccia che incombono sul protagonista aumentano progressivamente fino al parossismo.Sporco, cattivo, cupo e pericoloso, alieno da ogni compromesso nel tratteggiare con sguardo impietoso la società contemporanea.
Il copione dello spettacolo è il frutto del lavoro di scrittura e adattamento al testo di Leonardo Losavio, D. Francesco Nikzad, Christian di Furia, Letizia Amoreo, Giorgio Castriota Skanderbegh.
9 Aprile 2017 – Teatro U. Giordano
Chicago
co-produzione TeatrodeiLimoni – Tersicore Danza
vocal coach Mara de Mutiis
coreografie Giada Ordine
regia Roberto Galano
Velma Kelly è una star dei nightclub, la cui celebrità aumenta dopo il suo arresto: ha infatti ucciso suo marito e sua sorella dopo aver scoperto una relazione tra i due. Roxie Hart non è famosa e sogna di diventare una celebre cantante. Quando spara al suo amante, che le aveva mentito riguardo alla possibilità di farla entrare nel mondo dello spettacolo, viene mandata in carcere. Lì incontra Velma Kelly. Per paura della pena di morte, Roxie assume Billy Flynn, il miglior avvocato di Chicago, che le promette di trasformare il suo caso in uno spettacolo e di farla prosciogliere. Flynn e Roxie manipolano la stampa e l’opinione pubblica e Roxie diventa famosa. Lo show è ispirato al musical Chicago, originalmente messo in atto a Broadway nel 1975. La produzione originale non è stata molto apprezzata dal pubblico che non era pronto per uno show cinico. La riproposizione del 1996 ebbe un maggiore successo e continua ad essere interpretata nel West End di Londra e a Broadway. Le influenze di entrambe le produzioni possono essere viste nella versione cinematografica del 2002, al quale principalmente si ispira lo spettacolo