“ORA SI GIUNGA AD UNA IDEA CONDIVISA E SI VADA AL CONFRONTO IN REGIONE E POI A LIVELLO NAZIONALE”
La proposta prevede un intervento complessivo a vantaggio non solo dei cittadini di Capitanata, ma anche del resto della Puglia e della Basilicata
“Il Sindaco De Caro porta avanti, se pur con una richiesta censurabile, un ragionamento puntuale che, ahinoi, fa riferimento alla famosa delibera regionale del 2011 del baffo, secondo cui, a bypassare la stazione di Foggia, debbano essere ‛soprattutto’ i treni merci e non ‛esclusivamente’ i treni merci, facendo rinascere il rischio concreto che Foggia venga evitata anche per quanto riguarda il traffico passeggeri dell’alta velocità. Se da sindaco questo è un discorso concepibile, in quanto presidente dell’Anci e quindi referente di tutti i Comuni italiani, lo è molto meno”.
Questo uno dei temi al centro della conferenza stampa del Consigliere comunale e provinciale Pasquale Cataneo, che venerdì 27 gennaio ha presentato una ipotesi progettuale sulle integrazioni delle reti di trasporto nel nodo ferroviario di Foggia e della Capitanata.
“A questo punto, – prosegue Cataneo – anche noi dovremmo proporre che tutti i treni che passano da Foggia ci si fermino anche, con un investimento economico risibile, un allungamento dei tempi di pochi minuti e la possibilità però di includere in questo sistema di trasporti dell’alta velocità anche tutta l’utenza di Foggia, del Tavoliere, del Gargano, dei Monti Dauni e delle zone limitrofe”.
Ciò che conta, per il consigliere, già presidente della Commissione Ambiente e Territorio e in passato sindacalista con competenze sull’argomento, è proporre un intervento complessivo, che sia vantaggioso non solo per il sistema della mobilità della Capitanata e i suoi abitanti, ma anche per i cittadini di tutto il resto della Puglia e della vicina Basilicata. “Tra l’altro, la nostra proposta risponde a obiettivi, target e linee guida del Masterplan del Governo nazionale”: commenta.
Nella proposta di hub intermodale, rientrano valutazioni sulla TEN-T, la rete di trasporto transeuropea definita dal regolamento comunitario che si basa sui corridoi intermodali, la nuova Stazione Alta Capacità /Alta Velocità a Foggia, il nodo intermodale, il progetto del treno-tram, l’aeroporto Gino Lisa e, in generale, la visione dello sviluppo infrastrutturale come condizione imprescindibile per lo sviluppo del territorio, grazie a una mobilità in rete, sostenibile, integrata e inclusiva.
“I cittadini dovrebbero chiedere alla politica la serietà rispetto agli impegni presi su temi così cruciali per la comunità. Non si capisce come mai si prediligano progettualità nuove rispetto a qualcosa che era stato codificato e definito di primaria importanza, nonostante una continuità politica in Regione. Tra i territori esiste una enorme sperequazione”: ribadisce Cataneo e conclude dicendo: “Il modello proposto sarà sottoposto al Comune e alla Provincia di Foggia per giungere ad una analisi congiunta di costi e benefici che i due Enti saranno chiamati a valutare, fino ad individuare una idea condivisa di rete di trasporti per Foggia e la sua provincia, inclusiva di tutto il sistema territoriale. Ciò che poi ne deve seguire è la necessità di effettuare, in tempi brevi, un tavolo di confronto con gli organismi regionali e istituzionali di competenza a livello nazionale”.