FAST “IL MOMENTO DELLA VERITA’ SI AVVICINA e la politica DORME!”
TRENO NON-STOP Bari-Roma: Il sindacato riprende la questione e sollecita un’azione politica.
“Tra qualche giorno sapremo se, nel prossimo cambio orario, Trenitalia avrà risposto alla richiesta del sindaco di Bari, Antonio De Caro, e su come sarà effettuato il servizio, ovvero con o senza l’utilizzo della cosiddetta bretella del ripristino itinerario merci Napoli-Bari per il trasporto passeggeri!”. Così Domenico Santodirocco Segretario provinciale della FAST Confsal in merito al collegamento Bari-Roma chiesto dal sindaco di Bari e presidente nazionale Anci, Antonio De Caro. La Segreteria territoriale di Foggia della FAST Confsal torna, dunque, a richiamare l’attenzione sulla spinosa vicenda del collegamento che dovrebbe saltare la stazione Foggia. Una vertenza, l’ennesima per la Capitanata, che nella sua battaglia ha subito una dura battuta d’arresto durante la lunga campagna elettorale per le primarie del PD. “La campagna di voto ha catturato, integralmente ed a tutti i livelli, l’attenzione del dibattito politico e dei media” sottolinea la segreteria territoriale della Fast Confsal “Tutti i problemi del Paese, ed in particolare del Mezzogiorno, restano irrisolti. E, alla luce della vicenda Alitalia, temiamo un peggioramento sul fronte mobilità”.
Secondo la Fast il Sud rischia un drammatico arretramento, rispetto ad altri territori nazionali ed europei, anche a causa della lentezza dei lavori di adeguamento della linea AV/AC Bari-Foggia-Napoli. Mentre un ulteriore divario si registrerà, all’interno della stessa Regione, nel trasporto ferroviario con il sempre più probabile collegamento diretto Bari-Roma. A farne le spese non sarà solo Foggia e la BAT, ma anche Benevento e Caserta, la tratta con il maggior numero di pendolari. “Un collegamento con meno fermate, per ottimizzare i tempi, non equivale ad un buon servizio – prosegue la FAST– ma, al contrario, produce un aumento dei costi ed una penalizzazione per i cittadini, in questo caso, di cittadini già pesantemente penalizzati come quelli della provincia di Foggia”.
Per la segreteria della Fast Confasl a pesare è l’assenza della politica “Sul tema la politica di Capitanata è dormiente” rileva il sindacato autonomo “Si sveglierà solo quando sarà posta davanti ad una scelta incoerente che avvantaggia pochi, ed in contrasto con la creazione/programmazione della Rete TEN-T, prevista e voluta dall’ Unione Europea e condivisa dal Governo italiano con l’allegato del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti al Documento Economico Finanziario 2016. Ed oltre Bruxelles e Roma, anche la Regione per dare risposte al bisogno di mobilità dei cittadini pugliesi, come indicato dal PRT e dal programma Puglia Corsara, ha previsto l’inclusività della linea AV/AC Bari-Foggia-Napoli, con le altre reti di trasporto ferroviario in alcuni nodi, come quelli di Barletta e Foggia, e non solo nei punti terminali”.
La FAST ribadisce che la priorità, al di là del singolo treno dei desideri, dovrebbe essere quella di soddisfare le esigenze della collettività di tutti i pugliesi. “Abbiamo una Puglia a due velocità, in cui vivono realtà diametralmente diverse sotto il profilo economico ed infrastrutturale” aggiunge la segreteria “Da un lato il capoluogo e i territori della città metropolitana, in cui i servizi sono quasi al passo europeo; dall’altro il resto dei pugliesi marginalizzati, rispetto alla parte centrale della Puglia, sull’isola dei meno fortunati in cui i collegamenti ferroviari diminuiscono di giorno in giorno e i collegamenti aerei restano un miraggio. Un territorio al margine sotto il profilo dello sviluppo economico, turistico ed occupazionale, e quello della mobilità ne è la sintesi”.