C’è del marcio in Daunia. E questo lo sapevamo. Molto poco tempo fa, una discarica è bruciata in via Castelluccio, fuori Foggia. Una colonna di fumo tossica proveniente da una discarica abusiva, più volte denunciata dagli abitanti della zona.
Oggi, 19 persone, imprenditori, dipendenti pubblici, politici, sono state arrestate per traffico illecito di rifiuti, discarica abusiva, corruzione e falso ideologico in atto pubblico. Tra le 25.000 e le 100.000 tonnellate di rifiuti riversate nelle nostre campagne generando un vero e proprio disastro ambientale. Tra i politici spicca Primiano Calvo, esponente sanseverese di Noi con Salvini. Mentre i potenti del mondo si apprestano a riunirsi a Bologna per parlare di ambiente, qualche altro soggetto di meno potente ma non meno arrogante, non si fa problemi a collaborare con i mafiosi.
Non è il primo caso in cui imprenditori, dirigenti della pubblica amministrazione e politici vengono indagati e poi arrestati per scarico di rifiuti illegali. La flora e la fauna della provincia di Foggia sono state messe alle corde più volte a causa di sostanze tossiche rilevate nei corsi d’acqua che giungevano nel Golfo di Manfredonia.
Come studenti, riteniamo che sia necessario fare chiarezza sulle attività di smaltimento dei rifiuti del nostro territorio, e il coinvolgimento di un dirigente ARPA nei fatti relativi a questa indagine è emblematico: come possiamo sentirci al sicuro, se chi dovrebbe assumersi la responsabilità della tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini è immischiato in attività criminali?