Osservatorio dei Territori di UniCredit
Il 2016 anno della svolta per le Regioni del Sud continentale con il PIL che torna in territorio positivo. In Puglia continua il processo di miglioramento del tasso di variazione annuo del Pil: da -0,3 stimato nel 2015 a +0,4 previsto per il 2016. Nel 2016 l’export pugliese segnerà un +3,5%. Lieve crescita del numero degli occupati stimato per il 2015 (+1,3%), superiore al dato nazionale (+0,6%). Segno positivo anche per la spesa per consumi delle famiglie della Regione e torna ad una moderata crescita anche il reddito disponibile
Bari, 1 ottobre 2015 – Novità positive per l’economia delle regioni del Sud continentale e della Puglia. E’ quanto emerge dall’analisi dell’Osservatorio dei Territori, elaborato dalla struttura Territorial & Sectorial Intelligence di UniCredit, che analizza il quadro congiunturale della Puglia, della Campania, della Calabria e della Basilicata, e la dinamica dei principali indicatori economici anche in chiave prospettica.
Per la fine di quest’anno lo studio di UniCredit stima un forte recupero del PIL delle regioni del Mezzogiorno d’Italia, che tuttavia resta in leggero calo (tra il -0,3 per Puglia e Basilicata ed il -0,4% di Campania e Calabria) rispetto al dato del Paese (+0,7%), anche se in forte recupero rispetto ai dati del 2014, anno in cui la flessione del PIL del Sud si aggirava intorno al 2%.
Lo studio di UniCredit mostra però il 2016 come l’anno della svolta per il Sud: dopo diversi anni di declino, infatti, il PIL delle regioni meridionali continentali tornerà finalmente in territorio positivo, anche se con tassi di crescita contenuti (Puglia e Basilicata +0,4% rispetto al 2015, Calabria e Campania +0,3%).
In particolare, analizzando la congiuntura della Puglia, dallo studio di UniCredit emerge come già dai primi mesi del 2015 l’attività economica della Regione sia tornata in area positiva, segno che è ormai avviato un processo di graduale miglioramento del PIL. A fine anno infatti, il PIL della Puglia dovrebbe attestarsi a -0,3%, in netto miglioramento rispetto al -2,1% del 2014. Secondo lo studio di UniCredit, il trend di recupero proseguirà anche nel 2016, quando il PIL della Regione tornerà a crescere dopo anni di segni meno, con un incremento del +0,4%. Per l’Italia invece l’aumento atteso nel 2016 è del +1,3%.
“Non vorrei enfatizzare eccessivamente i dati dello studio, ma anche per il Mezzogiorno si vede uno spiraglio di luce in fondo al tunnel – commenta Felice Delle Femine, Regional Manager per il Sud di UniCredit. Dopo anni di recessione, infatti, i dati del nostro studio testimoniano come sia già in atto una ripresa dell’attività economica anche nelle regioni del Sud, con un consolidamento previsto per il prossimo anno, quando finalmente il PIL tornerà a virare in positivo. Si tratta ora di consolidare questo recupero dell’attività economica. E’ quindi fondamentale favorire una più robusta ripartenza della domanda di credito per investimenti e prevediamo un deciso cambio di passo già entro quest’anno, con tassi di crescita che torneranno in positivo nel 2016 per tutte e quattro le regioni del Sud continentale. Per quanto riguarda la Puglia, anche se analizziamo il valore aggiunto per settore, si scorgono alcuni segnali per un po’ di ottimismo, in particolare in alcuni settori di eccellenza della Regione che potrebbero stimolare ulteriormente la ripresa dell’economia del territorio”
Dall’Osservatorio dei Territori di UniCredit, infatti, emerge che il valore aggiunto dell’agricoltura, uno dei settori di eccellenza della Puglia, crescerà del 5,6% nel 2015 (-9,5% nel 2014). Per quanto concerne gli altri settori, si stima la prosecuzione di un trend di recupero già in atto, con un miglioramento generalizzato di cui beneficerà in particolare l’industria (che passa dal -3% del 2014 ad una previsione di +0,3% per il 2015 e di +1,4% nel 2016). Per il settore delle costruzioni è prevista la prosecuzione del trend di recupero già in atto, anche se per il 2015 il valore aggiunto dell’edilizia resterà ancora in territorio negativo (-3,3%), mentre migliorerà ancora nel 2016 (-0,7%).
Per il 2016 le attese sono positive anche per quanto riguarda le esportazioni. Dopo il rialzo del 2014, anno in cui le esportazioni pugliesi sono cresciute del +2,3%, secondo lo studio di UniCredit nel 2015 si assisterà ad un calo delle vendite estere pugliesi (-5,3%) condizionato da oscillazioni contingenti di periodo, con un ritorno alla crescita previsto invece per il 2016 (+3,5%). Relativamente ai principali Paesi di destinazione, sono cresciuti significativamente i flussi di export pugliese diretti verso la Turchia (+40,4%), la Cina (+35,7%) e l’Albania (+35,2%). Molto bene anche i flussi di export verso Tunisia (+27,3%) e Giappone (+24%). E’ comunque l’area dell’Europa Occidentale che resta di gran lunga il più importante mercato di sbocco per l’export pugliese (64,2% la quota sul totale delle esportazioni), seguito da Stati Uniti (6,9%).
Sul fronte delle importazioni, invece, dopo il balzo del 2014 segnato lo scorso anno (+5%), di gran lunga superiore al +2,1% individuato a livello nazionale, ci si attende per l’anno in corso un consolidamento, con un tasso di variazione tendenziale delle importazioni che si attesterà a +1,3%.
“Il ritorno alla crescita dell’esportazioni pugliesi nel 2016 è confortante – continua Felice Delle Femine. A fonte di una domanda interna che stenta ancora a ripartire, l’export e i settori di eccellenza della Regione, infatti, possono stimolare un graduale incremento degli investimenti. Un ruolo fondamentale è anche quello del sistema creditizio. Oggi nel Paese e nel Mezzogiorno ci sono di nuovo le condizioni perché il credito possa dare il suo decisivo contributo per la ripresa ed è una occasione da non perdere per le imprese del Sud: dal 2013 ad oggi UniCredit ha erogato alle regioni del Sud continentale oltre 3,7 miliardi, a testimonianza del fatto che UniCredit ha sempre garantito un’ampia disponibilità di liquidità a famiglie ed imprese. Anche se analizziamo i dati relativi alle famiglie pugliesi, riscontro ulteriori segnali di fiducia. Secondo lo studio, infatti, assisteremo quest’anno nella Regione ad una moderata ripresa dell’occupazione, e anche il livello dei consumi e dei redditi delle famiglie continuano gradualmente ad aumentare, con una prosecuzione del trend di crescita previsto anche per il prossimo anno”
Il processo di recupero del numero di occupati avviato nel 2014 prosegue nell’anno in corso, con una stima di crescita del numero di occupati (+1,3%), dato superiore alla previsione nazionale (+0,6%). A livello settoriale la dinamica occupazionale migliore nel 2015 è quella del settore delle costruzioni (+11,8% vs -15,1% del 2014). Migliora ma resta in calo l’occupazione in agricoltura (-5,7% nel 2015 vs -11,9% nel 2014). Aumentano nell’anno in corso invece gli addetti di servizi (+2%). Buone notizia sul fronte delle imprese attive in Regione: prosegue infatti il rallentamento della flessione di imprese attive pugliesi, con un dato a giugno 2015 leggermente migliore rispetto alla media nazionale (-0,2% vs -0,3%).
Per quello che riguarda infine la condizione economica delle famiglie, in Puglia è positiva anche nell’anno in corso la crescita della spesa per consumi, anche se leggermente in calo rispetto al 2014 (+0,9% vs + 1,2%), con una previsione di crescita anche per il 2016 (+1,4%). Nel 2015 dovrebbe tornare a crescere anche il reddito disponibile (+1%), con un consolidamento previsto nel 2016 (+1,2%).